Il caso

Maestro Veronesi licenziato dal Pucciniano: "Chi non si allinea al pensiero unico viene allontanato"

Il direttore d'orchestra si era presentato sul palco bendato: "volevo difendere Puccini e contestare le strumentalizzazioni imposte all'opera"

Maestro Veronesi licenziato dal Pucciniano: "Chi non si allinea al pensiero unico viene allontanato"
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È una vera e propria bufera quella accaduta al Pucciniano. Il maestro Alberto Veronesi è stato licenziato  dal presidente della Fondazione. 

Secondo quanto ricostruito, anche dalle dichiarazioni del direttore d’orchestra, Luigi Ficacci, pare non abbia gradito l’esibizione della Boheme del regista francese Christophe Gayral, che aveva visto Veronesi salire sul palco di Torre del Lago bendato. 

Il presidente del Festival Pucciniano - ha dichiarato il maestro - mi ha mandato una lettera di licenziamento, giustificandolo con un presunto ritardo a una prova. Getta così la maschera su quelle che, vista la situazione, parrebbero le sue reali intenzioni: celebrare la cultura del pensiero unico a sinistra e non la grandezza di Puccini. Ho scelto di dirigere bendato per mettere in evidenza le masturbazioni ideologiche imposte a un’opera che è nella storia. E chi non si allinea, chi vuole proteggere Puccini, chi contesta le strumentalizzazioni come il sottoscritto, viene licenziato”. 

La Fondazione, attraverso il suo presidente Ficacci, aveva espresso una linea precisa: “La Fondazione si riserva di adottare ogni iniziativa a tutela del proprio pubblico, dei propri lavoratori e per evitare a Veronesi il disagio di dirigere le prossime rappresentazioni – si legge in una nota -. Un gesto da condannare soprattutto perché 

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