Calambur, la disfida dei rioni a Certaldo

Domani un grande spettacolo corale che coinvolge tutto il paese. Caccia al cencio dell’inclusività

Calambur, la disfida dei rioni a Certaldo
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Domani, domenica 15 settembre, dalle 15, il borgo medievale di Certaldo Alto prima, e la piazza Boccaccio nel paese basso si animeranno con la quinta edizione di “Calambur – la disfida dei rioni”. La manifestazione storico spettacolare di Certaldo che quest’anno entra a far parte anche della Associazione Toscana Rievocazioni Storiche.

Sintesi delle parole “Calandrino” (uno dei più esilaranti protagonisti del Decameron) e “burla”, “Calambur” è una sorta di “palio” serio ma giocoso al tempo stesso, nel quale 6 rioni composti da 21 adulti e 6 bambini ciascuno, si affrontano in 4 giochi competitivi (oltre uno a sé stante giocato dai soli bambini) ispirati al Medioevo, alla tradizione locale, alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi. Giochi preceduti da un maestoso corteo di 115 figuranti in abito medievale dell’Associazione Elitropia, accompagnati quest’anno dagli sbandieratori del Palio di Fucecchio; giochi inframezzati da interventi coreografici, realizzati quest’anno anche dalle scuole di danza locali.

Sei rioni in competizione

Sorvegliati dai nove giudici di gara, i rioni de I’Mulino, Le Fonti, L’Alberone, Il Vicario, I Cipressi, La Canonica, si affronteranno nei giochi denominati "Il cuore delle dame", "I cavalieri della sabbia", "Il gioco del carro", "Il gioco dei pani" - ed un gioco riservato ai bambini, il “gioco dell’acquaiolo” (o dell’imbuto). Una disfida fatta di giochi di ingegno, velocità, collaborazione e superamento di ostacoli, che più che ad un “palio” somiglia ai vecchi “Giochi senza frontiere” per la originalità ed il divertimento, rivisti naturalmente in chiave medievale e locale (nel “Gioco del carro”, una volta costruito, si devono trasportare a corsa cipolle di Certaldo da una parte all’altra della piazza, vince chi ne porta di più).

Le ricorrenze

I 5 anni del Calambur e i 20 anni dell'associazione Elitropia che lo ha ideato (e che negli anni precedenti aveva ideato ed organizzato il corteo storico, poi confluito nel Calambur), saranno celebrati anche grazie al cencio di questa edizione 2019, nato da un progetto speciale: il drappellone che sarà dato in premio alla squadra vincitrice è stato infatti realizzato da 15 giovani ragazze e ragazzi certaldesi con disabilità. Il cencio è stato realizzato grazie alla Misericordia di Certaldo che lo ha inserito nel Progetto di Servizio Civile Nazionale “Siamo in uscita”, grazie al supporto di Associazione genitori giovani disabili e col patrocinio del Comune di Certaldo. Il progetto ha visto i volontari impegnati per un anno guidare i giovani disabili in varie attività nel loro tempo libero, tra le quali la pittura del cencio. Stefania, Antonio, Margherita, Leandro i nomi dei quattro giovani che frequentano “Il papiro” (centro diurno della AUSL Toscana Centro) che lo hanno dipinto, partendo dall’idea dall’artista Filippo Capperucci, guidati dalla giovane artista Federica Bettarini e dai volontari Misericordia, coadiuvati per i decori meno impegnativi da altri undici ragazze e ragazzi con disabilità.

Calambur si svolge con la direzione artistica e regia di Riccardo Diana, costumista Marina Sciarelli, scenografa Maria Toesca, coreografa Camilla Diana.

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