Campi Bisenzio

Venduta la Gkn, viceministra Todde: “messa la parola fine ai licenziamenti”

La Gkn Driveline di Campi Bisenzio non appartiene più al fondo inglese Merlose. QF Spa, del Gruppo Borgomeo, ha finalizzato l'acquisto del 100% dello stabilimento.

Venduta la Gkn, viceministra Todde: “messa la parola fine ai licenziamenti”
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Venduta la Gkn, viceministra Todde: “messa la parola fine ai licenziamenti”

“La Gkn Driveline di Campi Bisenzio non appartiene più al fondo inglese Merlose. QF Spa, del Gruppo Borgomeo, ha finalizzato l'acquisto del 100% dello stabilimento. Con questo risultato mettiamo la parola fine al rischio licenziamenti. Inoltre l’azienda ha ritirato la messa in liquidazione e ha ritirato l'impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento”.

Così si espressa pochi minuti fa la viceministra al Mise Alessandra Todde.

“Seguo la vertenza Gkn da quando convocai il primo tavolo in prefettura a Firenze lo scorso luglio - ha ricordato -  sono stata due volte in fabbrica, ci sono stata anche con Giuseppe Conte per far conoscere il coraggio e la determinazione dei lavoratori di Campi. Abbiamo lavorato per mesi cercando una soluzione alternativa alla chiusura e ai licenziamenti, e ora possiamo finalmente parlare di prospettive concrete di rilancio.

Abbiamo dimostrato che un atteggiamento come quello del gruppo Gkn - che aveva messo a conoscenza i lavoratori con una email del fatto compiuto - non è un comportamento degno di un Paese civile. Come non lo é un ragionamento che porta a considerare i lavoratori - quando smettono di essere considerati profitto sulla base di schemi puramente finanziari e orientati al breve termine - un fardello da scaricare al più presto allo Stato senza farsi parte attiva della ricerca di una soluzione”.

Una vertenza dolorosa

“È stata una vertenza difficile, dolorosa, impegnativa, stressante - ha commentato ancora la viceministra -  con una azienda che aveva smarrito la sua responsabilità sociale a danno di 422 famiglie e di tutto l’indotto toscano.

Il rapporto con i lavoratori, con le parti sociali e con le istituzioni locali è stato fondamentale per arrivare a questo primo traguardo. E ora, rimboccandoci le maniche, dobbiamo ripartire da qui.

La nuova società si chiamerà QF SpA - Quattro F, ovvero fiducia nel futuro della fabbrica di Firenze - che dimostra la volontà da parte del nuovo management di mettersi subito al lavoro. Oggi è un primo grande passo, ma solo l’inizio di un percorso, e il Mise continuerà come sempre ha fatto a monitorare l’evolversi della situazione lavorando con le Istituzioni al fianco dell’azienda e dei lavoratori.

Ci ho sempre messo la faccia, senza mai tirarmi indietro. Ci sono e il M5S c’è. Soprattutto quando non c’è da raccogliere applausi ma da lavorare per il bene del Paese.

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