Uccise la madre soffocandola nel sonno, assolto dalla corte d'assise
Per il pm era incapace di intendere e di volere
Uccise la madre, afferrando un cuscino e soffocandola. Adesso, l'uomo è stato assolto per un vizio totale di mente. Incapace di intendere e di volere Manuel Andreini, che viveva con la madre, Assunta, in una villetta a Calbenzano.
Fu lui a chiamare i carabinieri. «Venite a prendermi ho ucciso mia madre», disse al 112 al telefono. Adesso vivra in libertà, in una struttura vigilata in un centro di cura.
Manuele Andreini uccise la madre nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2022. Un gesto incomprendsibile. Nemmeno lui è stato in grado di dare una spiegazione. Sotto choc. La perizia dirà che era incapace di intendere e di volere.
La pm Francesca Eva, ammettendo il vizio di mente di Andreini, ha chiesto l'assoluzione e una misura di restrizione da osservare in una struttura assistita.
La corte di assise di Arezzi, lo ha così assolto dall'accusa di omicidio volontario. Andreini sarà in libertà vigilata in una struttura Rems dove verrà seguito da medici.
L'uomo è stato riconosciuto incapace di intendere e di volere sulla base di una perizia psichiatrica disposta nel corso del procedimento penale. Uccise la madre Assunta in una lite familiare e poi chiamò lui stesso i carabinieri ai quali raccontò in lacrime di averla soffocato, ma di non saper dire perché l'avesse fatto. L'ex operaio viveva con lei in una villetta di famiglia.