Telecamera nascosta per spiare le giocatrici nello spogliatoio, sei anni di squalifica per un coach di pallavolo a Pistoia

L'allenatore di una squadra di pallavolo femminile di Pistoia è stato condannato a sei anni di squalifica per aver spiato le proprie giocatrici nello spogliatoio. A raccontare la vicenda è il quotidiano La Nazione, secondo cui il giovane coach avrebbe preparato tutto nei minimi dettagli. Ad accorgersi della presenza di una telecamera nascosta sono state le stesse ragazze, le quali hanno denunciato il fatto chiamando le forze dell'ordine. Gli accertamenti degli agenti hanno condotto subito al tecnico della formazione, al quale sono stati sequestrati cellulare e computer.

Telecamera nascosta

La telecamera, avvolta nella carta igienica, sarebbe stata piazzata all'interno di un pacchetto di merendine appoggiato su un termosifone all'interno dello spogliatoio. A suo dire, l'intento sarebbe stato quello di ascoltare cosa le giocatrici dicessero sul suo conto ma l'oggetto non si limitava a registrare l'audio. Il dispositivo nascosto ha infatti raccolto le immagini delle ragazze - tutte maggiorenni - nella loro intimità. Le giocatrici sarebbero state riprese mentre si cambiavano e nei momenti precedenti alla doccia dopo l'allenamento.

Il tribunale della Fipav ha condannato il coach a sei anni di squalifica. Nel caso in cui gli investigatori scoprissero una diffusione delle immagini però, i risvolti potrebbero essere anche peggiori. Al momento comunque non risultano prove di questo tipo. Nonostante inizialmente avesse provato ad accampare scuse sul fatto che la telecamera fosse stata rubata o lasciata in carica nello spogliatoio, l'allenatore non ha smentito i fatti: troppa l'accuratezza con cui era stata nascosta, evidente come fosse stata lasciata accesa e pronta a riprendere. Il giovane coach avrebbe ammesso di essersi pentito del gesto ma ora potrebbe rischiare anche risvolti penali.