Spara ai piccioni dall'auto: denunciato montemurlese
Incredibile quanto successo in pieno centro a Montale: un 60enne di Montemurlo spara colpi in aria dalla propria auto per cercare di colpire dei piccioni, denunciato dai carabinieri che lo vanno a cercare a casa dopo le segnalazioni dei cittadini presenti sul posto.
L’incredibile episodio è accaduto questo pomeriggio, lunedì 8 giugno, in pieno centro a Montale: un 60enne di Montemurlo abbassa il finestrino della propria auto e cerca di uccidere dei piccioni. Sul posto i Carabinieri che raggiungono l’uomo a casa che viene denunciato.
Spara ai piccioni dalla propria auto a Montale, denunciato
Il fuoristrada grigio arriva nel centro di Montale, si ferma e il finestrino lato guida si abbassa giusto quel tanto che permette alla canna di un fucile mitragliatore di sporgere leggermente dalla vettura. Chi sta osservando la scena si paralizza impaurito ma per fortuna non si ode poi l’esplosione di un colpo di arma da fuoco ma un molto più modesto “Pop” tipico dei fucili ad aria compressa. Il sospiro di sollievo dei testimoni si confonde però con un frullare di ali e la caduta della vittima predestinata: un comune piccione cittadino viene attinto all’ala destra e precipita dal tetto su cui stava riposando ignaro.
Il vetro si rialza ed il fuoristrada riparte ma chi ha assistito alla scena sta già chiamando i carabinieri che arrivano immediatamente sul posto, il Comandante della Stazione soccorre il volatile (che verrà affidato alle cure di un veterinario) e si portano poi presso la casa del novello cecchino, identificato dal numero di targa. Qui l’uomo, un artigiano quasi 60enne di Montemurlo ma residente a Montale, ammette di aver fatto “una grossa sciocchezza” e consegna l’arma usta, una grossa softair Cricket modello kalibrgun, un’arma dall’aspetto per niente rassicurante ma con potenzialità nettamente inferiori alla decine di armi vere (regolarmente detenute) che i Carabinieri della Stazione di Montale decidono di sequestrare cautelativamente.
L’uomo ora dovrà rispondere degli spari e del ferimento dell’animale e dovrà fare a meno anche della propria arma.