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Screening sui pratesi: anche il presidente della provincia tra i medici

Screening sui pratesi: anche il presidente della provincia tra i medici
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E’ iniziata questa mattina (domenica 26 aprile) la campagna di screening promossa dalla Provincia di Prato insieme ai Comuni dell'area pratese, con la collaborazione della sezione di Igiene e Medicina Preventiva del Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Firenze, del Dipartimento della Prevenzione della AUSL Toscana Centro e della Società della Salute.

Screening sui pratesi

Oltre cinquanta in totale i volontari che hanno ricevuto il test: ventuno quelli delle associazioni della Misericordia, Vab e Anc di Poggio a Caiano, tutti risultati negativi. Nei prossimi giorni altri quaranta volontari saranno testati nella sede della Misericordia di Poggio, sotto la supervisione di medici volontari, anche del Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva di Scienze della Salute dell'Università di Firenze, per il supporto ai volontari nell’esecuzione e nella lettura dei test.

Sempre stamani, alla sala polivalente di Vernio, in contemporanea venivano testati altri trentadue  volontari, di Vernio e Cantagallo, della Misericordia, della Croce Rossa e di CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta), anche loro risultati negativi.

Nei prossimi giorni anche negli altri comuni

Nei prossimi giorni la campagna sarà attivata anche negli altri comuni del territorio pratese secondo il calendario fornito dagli stessi Comuni, in accordo con i volontari delle associazioni afferenti alla Protezione civile che, dopo aver eseguito il test per primi, visto l‘alto rischio cui sono stati esposti nel recente periodo, si metteranno a disposizione per coadiuvare l’organizzazione nell’esecuzione dello screening alle altre fasce di lavoratori individuate secondo il diverso grado di esposizione al contagio negli ultimi due mesi.

Puggelli tra i medici che fanno lo screening

“Oggi era il giorno della partenza di questa campagna di screening. E’ stato un grande lavoro collettivo - commenta con soddisfazione il presidente della Provincia di Prato e sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, oggi presente anche in qualità di medico volontario – tutto è andato per il meglio, con un’organizzazione perfetta sotto ogni punto di vista e questo grazie, e non mi stancherò di dirlo, alla collaborazione di tutti i sindaci dell’area pratese, della sezione di Igiene e Medicina Preventiva del Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Firenze, del Dipartimento della Prevenzione della AUSL Toscana Centro, della Società della Salute e di tutti i volontari che sono stati il sostegno di noi amministratori in questi mesi. Per adesso tutti i test sono risultati negativi: questi dati in nostro possesso sono già stati raccolti e saranno immediatamente elaborati per avere indicazioni sulla curva del contagio e su come gestire la “fase due”, la ripresa e le varie riaperture delle attività. Adesso proseguiremo con lo stesso ritmo e determinazione anche negli altri comuni. L’obiettivo – conclude Puggelli - è arrivare alla fase due con la maggiore preparazione possibile, a tutela della cittadinanza tutta.”

Dopo i volontari delle associazioni afferenti alla Protezione civile di stamani, i prossimi test saranno indirizzati alle altre figure professionali che in queste settimane hanno continuato a lavorare perché impegnate in settori strategici ed essenziali come i professionisti sanitari, i dipendenti comunali impiegati nei servizi pubblici essenziali che durante il periodo di lockdown hanno proseguito nella propria attività lavorativa e altre categorie individuate in base a specifici parametri di rischio.

Si ricorda che la campagna di screening prevede l’esecuzione di 10mila test donati alla Provincia di Prato dall’azienda di import/export Oulide e sviluppati da Lynher, un’azienda farmaceutica di Hanghzou, e si basa sul test sierologico rapido su una goccia di sangue per la rilevazione di anticorpi anti SARS CoV-2 di classe IgM e IgG. In caso di risultato positivo, si passa all’indagine per mezzo del tampone da parte della Asl, su richiesta del medico di medicina generale.

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