LA RAPINA NEL 2018

Rapina a Campi: arrestato 36enne di Signa

Rapina a Campi: arrestato 36enne di Signa
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Commise nel 2018 una rapina da 13.000 euro. Arresto per esecuzione ordine di carcerazione, deve scontare oltre 2 anni.

Rapina a Campi: arrestato 36enne di Signa

Nella mattinata di ieri, nell’ambito dell’attività volta al rintraccio di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi, i Carabinieri della Compagnia di Signa hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione. Gli operanti hanno tratto in arresto M.G.B., cittadino italiano cl. ‘87, pregiudicato, destinatario del provvedimento di Ordine di Esecuzione per la Carcerazione, emesso dal Tribunale di Firenze, dovendo espiare la pena anni 2, mesi 3 e giorni 3 reclusione. La condanna è riferita al reato di rapina commesso, nel 2018, nel comune di Campi Bisenzio.
In particolare l’uomo, che si era introdotto nella sala slot VLT MILLENIUM, con il viso parzialmente travisato, sotto la minaccia di un coltello costringeva l’unico addetto presente alla cassa in quel momento a farsi consegnare l’incasso corrispondente alla somma di euro 13.000,00.

Il colpo da 13mila euro

Era il 29 gennaio 2018 quando due persone, armate di coltello e con il volto parzialmente travisato, sono entrati in una sala giochi di Campi Bisenzio facendosi consegnare 13.000 euro, dietro minaccia di un grosso coltello da cucina.

Poco tempo dopo i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Signa eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di un cittadino italiano cl.’87 M.G.B., incensurato e residente a Signa, ritenuto responsabile di una rapina consumata lo scorso mese di gennaio a Campi Bisenzio (FI) in concorso con un altro cittadino italiano, L.V.C cl.’88, operaio, incensurato.

La condotta delittuosa si è svolta in due fasi: in un primo momento il soggetto tratto in arresto è entrato all’interno della sala giochi con un pretesto, riferendo al cassiere di dover cercare le chiavi di casa, ed ha effettuato un sopralluogo per accertarsi della presenza di altri avventori o di personale di vigilanza, per poi uscire; il secondo soggetto, una volta ottenuto il “via libera” da parte del complice, ha fatto irruzione nell’esercizio commerciale armato e con il volto travisato facendosi consegnare la somma di 13.000 euro e minacciando di morte il dipendente di turno. Dopo la rapina i due si sono dileguati a piedi facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini sono state immediatamente avviate anche grazie al prezioso contributo offerto da alcune immagini riprese dalle telecamere di video-sorveglianza.

Dall’analisi di queste è emerso che i due si erano visti alcune ore prima della rapina proprio fuori alla sala giochi e poi si erano allontanati con le rispettive vetture. Dallo sviluppo di tali filmati sono stati acquisiti, in primo luogo i numeri delle targhe dei veicoli usati e poi alcuni tratti salienti dell’andatura dei due sospettati che coincideva con quella dei due autori della rapina. Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari sono stati infine rinvenuti gli abiti usati durante la rapina e l’arma adoperata.
Le risultanze investigative così raccolte hanno fornito un quadro complessivo di gravi indizi di colpevolezza utili all’ottenimento della misura cautelare, emessa dal GIP Dott. Fabio Frangini nei confronti di uno solo dei due indagati, in ragione della collaborazione offerta dall’altro nel corso delle indagini.

 

 

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