Il mandante l'ex fidanzato

Ragazza sfregiata a Prato, oggi l'interrogatorio dei quattro indagati

Si è consegnato anche l'ultimo dei ricercati, un ragazzo di 16 anni

Ragazza sfregiata a Prato, oggi l'interrogatorio dei quattro indagati
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Si terrà oggi, venerdì 28 aprile, l'interrogatorio per i quattro indagati per l'aggressione a Martina Mucci, 29 anni. Intanto, ieri, giovedì 27 aprile 2023, si è consegnato l'ultimo ricercato dalla Mobile di Prato, indagato per aver preso parte all'aggressione della cameriera.

Si tratta di un ragazzo di 16 anni che si è presentato spontaneamente, insieme al suo avvocato, in Questura. Si chiude così il cerchio degli indagati accusati per aver sfregiato la giovane.

Il mandante di quella aggressione sarebbe l'ex fidanzato, Emiliano Laurini, 41 anni, ex pugile e buttafuori. Per gli inquirenti, l'uomo assoldò i tre giovani, per dare una lezione alla ragazza, che fu aggredita lo scorso febbraio 2023.

L'accusa per gli inquirenti

L'ordinanza accusa i quattro di lesioni gravi con sfregio permanente del volto e rapina aggravata, reati compiuti in concorso. A loro carico, ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore Nicolosi, "gravi indizi di colpevolezza". Al mandante è contestata la fase ideativa del piano per sfregiarla.

Ci sono "intercettazioni esplicite", ha spiegato il pm, e sembra che le persone assoldate abbiano compiuto "analoghe azioni in provincia di Firenze". In particolare, ha detto ancora Nicolosi, "nell'ultimo scorcio delle attività di indagine sono state registrate condotte analoghe, abbiamo dovuto eseguire altri approfondimenti su donne che sarebbero state indotte a tacere".

Un caso sarebbe già accertato, mentre un altro sarebbe in fase di accertamento e riguarda una donna picchiata che si è fatta curare al pronto soccorso di Torre Galli (Firenze) ma di nessuno di questi episodi, al momento, risultano accusati gli arrestati.

Per la ragazza rimane lo choc di quella fredda notte

«Ho pensato al suicidio - ha raccontato la ragazza sulle pagine di Repubblica - Ricordo ogni momento, lo rivivo continuamente come se fossi la protagonista di un film. La prima cosa sono stati i passi dietro di me, poi le mani addosso, un pugno al volto e uno su un occhio. Uno dei due ha preso il rasoio e ha cercato di tagliarmi i capelli, mi ha lasciato dei segni in testa, voleva rasarmi - ha detto ancora al quotidiano -  Io non riuscivo a urlare, ero come pietrificata. Ricordo i colpi al volto, le mattonelle del pavimento, il dolore acuto del rasoio sulla pelle».

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