VIA ALLE PROCEDURE

Primo caso di peste suina africana in Toscana, morto un cinghiale a Zeri

Sulla carcassa dell'animale è stata immediatamente disposta una analisi che ha dato esito positivo alla malattia

Primo caso di peste suina africana in Toscana, morto un cinghiale a Zeri
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Primo caso di peste suina africana in Toscana in un cinghiale, rinvenuto morto, nel comune di Zeri (Massa), al confine con la Liguria. Il ritrovamento è avvenuto nella giornata di giovedì 18 luglio in un’area già attenzionata come zona di massima allerta (ovvero zona di sorveglianza 2).

Sono subito state messe in atto le procedure di legge ed è stata immediatamente disposta una analisi sulla carcassa che ha dato esito positivo alla malattia.

Le procedure

Le procedure di intervento erano già state condivise preventivamente tra Regione Toscana e Azienda Usl Toscana Nord Ovest, data la diffusione della malattia in regioni confinanti con la Toscana.

Al fine di contenere l’ulteriore diffusione del virus e limitare eventuali ricadute di tipo economico, sono già state disposte tutte le procedure di sorveglianza e controllo sul territorio interessato dal rinvenimento, grazie anche alla collaborazione del comune di Zeri e dei cacciatori locali.

La Regione ha inoltre già provveduto ad avvisare del caso il Ministero della Salute e il Commissario straordinario per la peste suina per la loro collaborazione.

Cos'è la peste suina africana?

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suini e cinghiali selvatici che causa un'elevata mortalità negli animali da essa infettati. Il virus che la provoca, innocuo per l'uomo, genera notevoli disagi socio-economici in molti Paesi. Le aree interessate da PSA subiscono notevoli perdite economiche a causa del decesso degli animali, delle restrizioni agli spostamenti di maiali, cinghiali selvatici e loro prodotti nonché del costo delle misure di controllo. L'eradicazione della malattia può richiedere diversi anni. Non ci sono vaccini né cure. I segni tipici della PSA sono febbre, aborti, emorragie e morte improvvisa.

Maiali e cinghiali selvatici sani di solito vengono infettati per:

  • contatto diretto con animali infetti
  • contatto indiretto da ingestione di prodotti ricavati da animali infetti,  e contatto con indumenti, veicoli o attrezzature contaminati
  • punture di zecche molli infette (lì dove presenti).

Dove è presente

La PSA è endemica nell'Africa sub-sahariana, dove la malattia venne inizialmente scoperta. In Europa, tra il 1995 e il 2007, la PSA era confinata unicamente alla Sardegna. Tuttavia nel 2007 si verificarono focolai di PSA in Georgia e la malattia si diffuse ai Paesi limitrofi, colpendo maiali e cinghiali selvatici. Nel 2014 vennero segnalati i primi focolai nell'Unione europea, tra i cinghiali selvatici degli Stati baltici e della Polonia. Da allora la malattia si è diffusa ad altri Paesi dell'UE e ai Paesi terzi confinanti e negli ultimi anni si sono verificati focolai anche in Asia, Oceania e in alcuni Paesi americani.

Per informazioni più tecniche sulle caratteristiche della malattia, sulla sua trasmissione e sulla distribuzione mondiale dell'agente patogeno , consultare il profilo malattia della PSA.

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