CRONACA

Prato, il Prefetto Cogode in visita all'ospedale Santo Stefano

Ad accogliere il Prefetto erano presenti il, il direttore del presidio ospedaliero Daniela Matarrese, rappresentanti della direzione sanitaria ed infermieristica, direttori delle strutture delle aree

Prato, il Prefetto Cogode in visita all'ospedale Santo Stefano
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“Rivolgo un caloroso saluto e le mie congratulazioni per ciò che fate ogni giorno, per il massimo impegno e la dedizione nella cura dei pazienti. A voi affidiamo la nostra salute e quella dei nostri familiari. E’ il sentimento che ho avvertito e che sento di comunicarvi.” Con queste parole di saluto S.E. il Prefetto ha aperto l’incontro con il personale sanitario del Santo Stefano durante la sua visita al presidio ospedaliero tenuta questa mattina.

Ad accoglierla il direttore dell'ospedale Matarrese

Ad accogliere il Prefetto Adriana Cogode erano presenti il, il direttore del presidio ospedaliero Daniela Matarrese, rappresentanti della direzione sanitaria ed infermieristica, direttori delle strutture delle aree: medica, chirurgica, materno infantile, critica, oncologica, medicina fisica e riabilitativa, servizio di prevenzione diagnosi e cura ed area dei servizi oltre al presidente del Centro dei diritti del Malato Fabio Baldi ed Elisabetta Marcucci.

L’incontro con il personale dell’ospedale è stato molto gradito ed apprezzato da tutti i partecipanti; una opportunità per illustrare l’organizzazione del presidio durante tutte le fasi della pandemia e la pianificazione degli interventi in previsione della campagna di vaccinazione alla popolazione.

“Siamo in costante contatto con la Prefettura, e ringrazio il Prefetto per la disponibilità e collaborazione sempre dimostrata – ha detto Matarrese - i rapporti con le Istituzioni sono sempre ricorrenti ed in particolare, in questo periodo che impone una presenza continua ma anche una visione completa del territorio. Anche oggi registriamo un incremento di nuovi casi positivi, la curva del contagio è ascendente. Abbiamo vaccinato il personale sanitario e gli ospiti delle RSA e ci stiamo preparando ad affrontare la Fase 2 della campagna vaccinale, quella rivolta alla popolazione ed alle categorie che indicherà la Regione Toscana. Tutto ciò richiede un importante sforzo organizzativo ed è quindi importante mantenere un collegamento costante con le Istituzioni per programmare e lavorare in rete”.

Per la pianificazione dell’attività vaccinale sono già nell’agenda del direttore dell’ospedale diversi incontri. A Prato il Centro principale individuato per la vaccinazione è l’ex Creaf e probabilmente già da questo fine settimana, non appena la Regione Toscana indicherà le categorie e la disponibilità delle dosi di vaccino, sarà possibile dare avvio alla seconda fase della campagna vaccinale. Il team dei vaccinatoti è composto da un medico, due infermieri ed un assistente sanitario.

Anche il Prefetto ha annunciato che in questa settimana è già stato programmato un incontro con il Sindaco, il Presidente della Provincia e le forze di Polizia per pianificare i servizi a supporto della vaccinazione. Sono già stati intensificati i controlli sul territorio, nel centro storico e nelle attività produttive per assicurare con massimo rigore il rispetto delle norme di sicurezza.

Il Prefetto ha mostrato particolare interesse per il modello organizzativo applicato nell’ospedale, per la capacità di preparazione e programmazione delle attività rispetto alle esigenze durante l’emergenza Covid.

Al termine degli interventi da parte di diversi direttori di strutture sanitarie il Prefetto ha concluso rivolgendosi ancora a chi lavora in prima linea. “ Ho visitato l’ospedale – ha detto S.E. – ma il momento più significativo è stato l’incontro con i sanitari. Ho trovato efficienza, lavoro di squadra ed una forte coesione. Mi ha colpito la capacità di mettere a fattore comune le rispettive professionalità per fare in modo che il paziente possa seguire il percorso di cura più appropriato. La grande passione è sicuramente la risorsa per supportare lo sforzo fisico e mentale che medici ed infermieri sostengono da oltre un anno, da cui trarre l’energia per resistere nell’emergenza e assicurare con continuità il grande impegno nella cura dei cittadini.

In un sistema organizzativo complesso, come l’ospedale, con diverse professionalità e specialità, è indispensabile che ciascun componente quotidianamente sia ispirato dal valore etico che sta alla base delle proprie motivazioni, per concorrere nella realizzazione degli obiettivi della salute pubblica, in linea con quanto oggi ho avuto modo di constatare ed apprezzare”.

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