LA TESTIMONIANZA

Picchiata ai giardini: il racconto choc della ragazza

"Oggi ho sette punti al labbro e per questo non riesco a parlare molto bene. Il dolore di questi giorni è stato fortissimo".

Picchiata ai giardini: il racconto choc della ragazza
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Il racconto choc della 20enne aggredita ai giardini di via Petrarca a Campi Bisenzio (Firenze): «La giacca piena di sangue mi ha impressionata».

Picchiata ai giardini: il racconto choc

«Sono stata picchiata senza motivo». E’ ancora incredula la ragazza aggredita la settimana scorsa presso i giardini comunali di via Petrarca. La notizia ha profondamente colpito la comunità campigiana tanto che il sindaco Emiliano Fossi, nell’imminenza dei fatti, ha adottato un’ordinanza istituendo il divieto di consumo di alcolici e altre bevande, divieto di assembramento e divieto di accesso ai giardini, dalle ore 24 alle 6, di ogni giorno. Come noto la ragazza, di origine somala,  giovedì 11 giugno è stata aggredita, intorno all'una notte, da due uomini di 21 e 30 anni che l'hanno insultata e picchiata. Gli aggressori, di nazionalità albanese, residenti in un campo rom a Prato, sono stati arrestati dai carabinieri con le accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate.  La vittima, raggiunta tra l'altro da un pugno al volto che le ha provocato la caduta di due denti, è stata medicata all'ospedale di Careggi e dimessa con una prognosi di 15 giorni. Secondo quanto ricostruito dai militari, la giovane si trovava nel parco con alcuni amici quando i due uomini avrebbero iniziato a offenderla senza alcun motivo, rivolgendole anche pesanti apprezzamenti. Poi, quando lei ha tentato di allontanarsi, l'avrebbero picchiata e palpeggiata. L'aggressione è stata interrotta dall'intervento di alcuni testimoni e poi da quello dei carabinieri. Fin qui i fatti divulgati dalle forze dell’ordine. Noi di BisenzioSette siamo riusciti a rintracciare la ragazza per raccogliere la sua testimonianza.

«Oggi – ha subito precisato – ho sette punti al labbro e per questo non riesco a parlare molto bene. Il dolore di questi giorni è stato fortissimo ed ora sto attendendo di poter effettuare la radiografia per verificare quale intervento effettuare per sostituire i due denti che sono caduti in seguito al pugno sferzato dall’uomo. L’aggressione è stata davvero senza motivo. Come mi capita spesso da quando è terminato il lockdown – ha proseguito – anche giovedì scorso mi trovavo presso l’area verde insieme ad alcuni miei amici quando le due persone di origine albanese hanno iniziato a rivolgermi offese, irridendo la mia forma fisica. I due ragazzi già in precedenza avevano infastidito altre persone. Poco dopo sono passati a palpeggiarmi e così, insieme ai miei amici, gli abbiamo fatto capire che dovevano allontanarsi e smetterla di darmi fastidio. Dopo oltre venti minuti i due ragazzi erano ancora sul posto e quando gli abbiamo detto di andare via, uno di loro mi ha sferzato un pugno che mi ha fatta crollare a terra, perdendo immediatamente due denti. In quel momento l’aggressore si è allontanato a bordo dell’auto. Ovviamente abbiamo chiamato l’ambulanza ed i carabinieri ed io sono stata trasportata a Careggi e sono tornata a casa solo verso le 5 di mattina. Mia mamma si è molto spaventata ed anche mio padre che è venuto a prendermi in ospedale si era preoccupato. Una volta medicata al pronto soccorso, prima di uscire per tornare a casa, ho preso il giacchetto e l’ho ritrovato ricolmo di sangue. Solo in quel  momento mi sono accorta di tutto il sangue che avevo perso dalla bocca». La ragazza, tuttavia, anche se colpita dall’aggressione subita non intende retrocedere e limitare la sua libertà. «Dopo l’aggressione non sono più uscita la sera, ma quando sarà terminata la convalescenza  – ha commentato – voglio poter uscire liberamente. E’ vero che presso l’area verde di via Petrarca si erano già verificati episodi spiacevoli ma quanto ho subito credo che non si sia mai verificato. Le persone che mi hanno picchiato e molestato, tuttavia, non erano di Campi Bisenzio ma abitavano a Prato. Ovviamente lo spavento è stato molto così come il dolore alla bocca che ho provato nei giorni seguenti».

La ragazza, infine, pur chiedendo di rimanere anonima, racconta alcuni tratti della sua vita:  «Sono nata in Somalia ma sono arrivata in Italia quando avevo un anno e oggi, insieme alla mia famiglia, risiedo a Campi Bisenzio da moltissimi anni tanto che la ritengo la mia città. Dopo aver terminato il percorso scolastico sono in cerca di una occupazione lavorativa. Ora ho solo voglia di sistemare i denti e dimenticare al più presto questa brutta vicenda, augurando che non si verifichino più fatti analoghi».

L'ordinanza del Sindaco

Considerato gli ultimi episodi accaduti presso i giardini di via Petrarca e le numerose segnalazioni dei residenti che lamentano schiamazzi notturni causati dalla presenza di gruppi di giovani, come citato in apertura, dopo l’aggressione avvenuta ai danni della ragazza, l’amministrazione comunale ha adottato un’ordinanza per vietare l’ingresso notturno nell’area verde, dalle 24 alle 6 e ordinando che sia vietato il consumo di bevande di qualsiasi genere, contenute in bottiglie, bicchieri o lattine. Le disposizioni assunte sono state oggetto di plurimi interventi delle forze di opposizione.

I commenti politici

Per Lorenzo Ballerini, capogruppo di Campi a Sinistra, chiudere l’area verde non è la soluzione.

«La soluzione  – ha precisato – non può essere quella di chiudere un altro spazio pubblico. La sicurezza si fa aprendo nuovi spazi di socialità, rendendo fruibili spazi di aggregazione e cultura, strutture educative aperte e inclusive».

Contrario all’ordinanza anche Gianni Baudo, consigliere del gruppo misto:

«Chiudere uno spazio pubblico come quello dei giardini di via Petrarca, frequentato da molte persone nel periodo estivo, è la sconfitta per chi deve garantire la sicurezza nel nostro territorio. Una scelta che sposta solo il problema in altri luoghi che già ad oggi sono vandalizzati».

Dubbiosa, infine, anche Forza Italia:

«Vedremo come l’amministrazione riuscirà a far rispettare la nuova ordinanza di chiusura dell’area verde vista l’assenza di una cancellata di confine. Oramai da anni solleviamo il problema della mancata sicurezza e siamo più volte intervenuti per porre il problema all’ordine dell’agenda politica, ad esempio provvedendo ad utilizzare l’anfiteatro presente per animare il giardino con iniziative culturali e ricreative e ripristinare sicurezza e vivibilità».

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