cronaca

"Mi butto, la mia vita non ha più senso", ma viene salvato dalla polizia di Prato

Ha perso il lavoro ed è diventato ospite della Caritas.

"Mi butto, la mia vita non ha più senso", ma viene salvato dalla polizia di Prato
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"Mi butto, la mia vita non ha più senso", ma viene salvato dalla polizia di Prato

 

Nella giornata di odierna alle 14.15 due equipaggi della Polizia di Stato di Prato in servizio di Volante, transitando lungo via Leonardo da Vinci nei pressi della rotonda che interseca via Berlinguer e viale della Repubblica, limitrofa alla Questura, hanno notato un uomo che, avendo scavalcato la balaustra in ferro, in equilibrio precario, si sporgeva pericolosamente verso la declassata sottostante. Gli operatori hanno cercato di parlare con l’uomo, un cinquantenne pratese, in evidente stato di prostrazione psicologica e che mostrava chiari e risoluti intenti suicidi. Ripeteva con insistenza frasi volte a dissuadere il personale di Polizia a compiere il proprio dovere, affermando di non voler essere salvato, di voler morire e di non avere alcun motivo per continuare a vivere.

L'intervento degli agenti

 

Vista la determinazione dell’uomo e dal momento e il pericolo in cui questi stava mettendo non solo se stesso ma anche gli automobilisti che transitavano nella via sottostante il cavalcavia, gli operatori hanno messo in atto un’azione fulminea e repentina, arrampicandosi loro stessi sulla balaustra, sporgendosi verso il vuoto, afferrando l’uomo dalle spalle attraverso la recinsione e sollevandolo di peso, riuscendo a trascinarlo in salvo. La tempestività dell’azione di Polizia ha reso pertanto, superflua la chiusura della sottostante arteria stradale a grande percorrenza. Nell’intervento l’uomo è rimasto  agganciato alla balaustra con i pantaloni che si strappavano, ma non ha riportato alcuna lesione ed è stato affidato, scosso ma incolume, al personale medico giunto sul posto. Riportato alla calma l’uomo ha confidato agli operatori e ai sanitari i motivi dell’insano gesto: a causa del recente periodo di recessione economica aveva perso il lavoro, questo aveva portato dissidi familiari, tanto da diventare ospite fisso della Caritas e dal dover vivere in alloggi di fortuna. L’uomo è stato condotto in ospedale e verranno interessati gli Enti assistenziali, incaricati di fornirgli sostegno sociale e psicologico.

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