Mario, l’orologiaio di Gironi deportato e morto ad Auschwitz

Gli studenti di Prato alla cerimonia Birkenau hanno ricordato la sua tragedia.

Mario, l’orologiaio di Gironi deportato e morto ad  Auschwitz
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Mario Belgrado, l’orologiaio che lavorava in una soffitta sopra il negozio di Gironi, non deve essere dimenticato

Mario, l’orologiaio di Gironi deportato e morto ad Auschwitz

Gli studenti di Prato alla cerimonia Birkenau hanno ricordato la sua tragedia

Mario Belgrado, l’orologiaio che lavorava in una soffitta sopra il negozio di Gironi, non deve essere dimenticato. Ci hanno pensato i ragazzi del Treno della Memoria a ridargli la dignità che merita stamani a Birkenau, ricordandolo nel corso della toccante cerimonia legata al progetto Un nome, una storia, una memoria proposto dal Museo della Deportazione e Resistenza, nel contesto dell’iniziativa della Regione che ha portato in questi giorni ad Auschwitz circa 40 studenti e cinque insegnanti provenienti da altrettanti istituti superiori del territorio di Prato (Buzzi, Marconi, Copernico, Dagomari, Gramsci-Keynes). In tutto sono oltre 550 gli studenti (tra questi sessanta universitari) e circa sessanta i docenti, provenienti da tutta la Toscana, che prendono parte all’edizione 2019 del Treno della Memoria promosso dalla Regione, sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica, a cui partecipa anche la vicepresidente Monica Barni. La fase preparatoria e organizzativa del Treno è affidata al Museo della deportazione.

La storia

Mario Belgrado era un orologiaio, lavorava per conto dell’orologeria e oreficeria
Gironi, in una soffitta sopra il negozio di via Ricasoli (e qui, al numero 12, si trova una delle prime “pietre d’inciampo” collocate in Italia). Nato a Firenze nel 1905, figlio di Cesarina Calò e Saul Belgrado, era un ottimo artigiano che dopo le leggi razziali aveva lasciato Firenze e trovato lavoro a Prato. Era solo, senza parenti, e da solo andò incontro al suo tragico destino che cominciò con la denuncia dei fascisti e l’arresto delle SS. Era la fine
del 1943, lo presero di mattina e lo portarono a Firenze, al binario 16 di Santa Maria Novella, dove partivano i vagoni piombati per Auschwitz. Dal terribile campo di sterminio tedesco non farà ritorno.

Il commento degli studenti

È toccato allo studente Mario Lorenzo Ucci dell’istituto professionale Marconi rinnovare la memoria di Mario Belgrado, pronunciando il suo nome a Birkenau durante la cerimonia che ha concluso la visita al campo di sterminio. “Questo viaggio significa molto per noi ragazzi, abbiamo la fortuna di poter vivere questa esperienza, capire quanto grande sia stata la sofferenza del popolo ebraico e toccare con mano gli orrori della guerra”, sottolineano Mario Ucci, i suoi compagni e la sua insegnante Gianna Gnesini. “Porto il nome Mario Belgrado – aggiunge Mario Ucci - probabilmente morto proprio ad Auschwitz o in una delle marce della morte. È un nostro concittadino e questo mi emoziona molto”. Il progetto Un nome, una storia, una memoria - Il progetto Un nome, una storia, una memoria costituisce una opportunità che viene offerta ai ragazzi per stabilire un rapporto più diretto e personale con la storia. “Prima di partire abbiamo consegnato ad ogni studente e studentessa il nome di una persona deportata ad Auschwitz da custodire e portare con sé in viaggio per poi pronunciarlo a voce alta davanti ad un microfono il 21 gennaio, al termine della visita guidata e prima della cerimonia davanti al memoriale di Auschwitz-Birkenau - spiegano Aurora Castellani e Camilla Brunelli, presidente e direttore della Fondazione Museo della deportazione che ha sede a Prato - Ogni storia individuale , dalla persecuzione alla deportazione e nella maggior parte dei casi fino alla morte,
comprende già ogni aspetto della tragica storia dello sterminio nazista”. Scuole, insegnanti e studenti - Ecco l’elenco delle scuole superiori, degli insegnanti e degli studenti del territorio di Prato che in questi giorni prendono parte al Treno della memoria.
ITS Buzzi - Docente Matilde Guarducci. Studenti: Matteo Fedeli, Asia Lastrucci, Federica
Melani, Carlotta Buricchi, Caterina Ricca, Anastasia Sevo, Julia Greca, Desiree Dattoli.
IPG Marconi - Docente Gianna Gnesini. Studenti: Martina Gasparrini, Tiziano Secciani,
Alberto Pasquale, Mario Ucci, Tommaso Russo, Giulia De Nicola, Alessio Biagini, Alessia
Wu.
Liceo scientifico Copernico - Docente Martina Figna. Studenti: Eleonora Masi, Chiara
Fittipaldi, Anna Catullo, Giulia Frascarelli, Filippo Massellucci, Alessia Carchedi, Chiara
Bonifacio, Eleonora Salvi.
Iteps Dagomari - Docente Anna Lisa Mistichelli. Studenti: Maria Letizia Marino, Marco
Buracchi, Linda Prunecchi, Sabina Di Stasi, Giuseppe La Placa, Alessio Guidi, Elisa
Napolitano, Rachele Gazzarri, Luisa Chen.
ISIS Gramsci-Keynes – Docente Annalisa Bombini. Studenti: Sabrina Bichi, Chiara
Gianni, Debora Marchitelli, Alessandra Pini, Alessia Sgobbo, Marco Trovato, Niccolò
Nannucci, Viola Gualcheriani.

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