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Malore durante la partita di calcio, lo salva il figlio arbitro

Il ragazzo ha fermato il match e praticato il massaggio cardiaco al padre

Malore durante la partita di calcio, lo salva il figlio arbitro
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Era l'arbitro di Borgo a Mozzano e Barga di Seconda categoria. E mai avrebbe pensato che sarebbe stato l'angelo custode di suo padre. Mancavano appena 23 minuti al fischio del fine partita, quando un uomo si è accasciato a terra. Giusto il tempo di rendersi conto, fermare il match e allertarsi per chiamare il soccorsi.

Attimi concitati

Lui è Lucca Martelli, arbitro di 20 anni, originario del pisano. E' stato il giovane 20enne a soccorrere il padre per primo, Alessandro, di 52 anni. Niente panico. Lucidità e freddezza. Sugli spalti c'era anche una dottoressa che ha praticato all'uomo il massaggio cardiaco. Ben 12 minuti lunghi, lunghissimi. Fondamentale l'uso del defibrillatore semiautomatico.

Sul posto è intervenuto il 118 che ha trasportato il 52enne all'ospedale di Lucca.

Fondamentale il pronto intervento del figlio

«Appena ho capito cosa stava succedendo – racconta Luca Martelli sulle pagine del quotidiano La Nazione – ho fermato il gioco e mi sono precipitato a soccorrere mio padre. A cosa ho pensato in quei momenti drammatici? A nulla, solo a essere calmo ed efficace nei soccorsi come ho imparato al corso della Pubblica Assistenza di Migliarino. Ringrazio quelli che sono intervenuti. E dobbiamo dire grazie al Dae: tutti dovrebbero fare un corso per usarlo. Mio padre ora sta bene e questo è quello che conta. In campo? Spero di tornare presto ad arbitrare....».

Torna così ancora una volta l'importanza dell'uso del defibrillatore. In passato ci sono state molte tragedie che col senno di poi potevano essere evitate. Come la morte di Piermario Morosini. Era il 14 aprile 2012. Il calciatore del Livorno si accasciò a terra dopo la prima mezz'ora di gioco. Anche allora a decidere la sorte del giocatore furono i soccorsi. In ritardo.

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