LITIGIO COSTATO CARO

Litiga con la moglie: si scopre che era ricercato per una rapina a Firenze

Litiga con la moglie: si scopre che era ricercato per una rapina a Firenze
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Litiga con la moglie ma essendo un ricercato viene arrestato dai Carabinieri: su di lui pendeva un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale per i minorenni di Firenze del 2019 per una rapina commessa nel capoluogo fiorentino.

Un litigio costato caro...

Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Marcello Piteglio hanno tratto in arresto un giovane tunisino, poco più che maggiorenne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 3.09.2019 dal Tribunale per i minorenni di Firenze.

Tutto è iniziato nella mattinata di domenica allorquando, sul numero di emergenza 112 della Centrale Operativa di San Marcello Piteglio, giungeva una chiamata che segnalava una violenta lite, con grida e urla fra un uomo e una donna, in una casa sita nel centro abitato a San Marcello Piteglio.

Sul posto, interveniva una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile che provvedeva a identificare i due coniugi e a riportare la calma. Tuttavia, nel momento in cui si procedeva all’identificazione del marito, un giovane tunisino, questo esibiva un passaporto con relativo visto di ingresso in Italia, apparentemente in regola, ma che insospettiva i militari, in quanto veniva riconosciuto come persona già in precedenza identificata con altro nominativo. Si decideva quindi di accompagnarlo presso gli uffici del Comando Compagnia per approfondire gli accertamenti sulla sua identità personale e, una volta sottoposto a fotosegnalamento, emergeva in modo inequivocabile come lo stesso in passato fosse stato effettivamente già segnalato, con altro nome e altra data di nascita. Inoltre, dall’analisi della Banca Dati delle Forze di Polizia emergeva la presenza, a suo carico, di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale per i minorenni di Firenze nel 2019, in quanto era considerato autore di una rapina commessa nel capoluogo di Regione.

Arrestato

A quel punto lo straniero, non potendo negare oltre la sua reale identità, ammetteva che in passato, allorquando era stato denunciato per il reato di rapina, essendo irregolare in Italia e non avendo quindi documenti al seguito, aveva fornito false generalità agli investigatori. Dopo quel momento, egli aveva fatto ritorno in Tunisia, ove aveva ottenuto un passaporto con i suoi reali dati anagrafici e, essendosi sposato con una donna italiana, aveva fatto rientro tranquillamente sul territorio nazionale sfruttando il suo nuovo passaporto su cui erano presenti dati anagrafici “puliti”.
Terminate le formalità di rito, lo straniero veniva pertanto accompagnato presso la Casa Circondariale di Firenze e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento.

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