SESTO FIORENTINO

La pandemia non ha fermato suor Maurizia di Santa Marta

Anche in questo periodo ha continuato il suo servizio per gli altri, le iniezioni a domicilio alle persone che ne avevano bisogno.

La pandemia non ha fermato suor Maurizia di Santa Marta
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In questo periodo in cui la pandemia ha sospeso le nostre vite, ha chiuso le attività commerciali e molte anche sanitarie, c’è un servizio che non ha cessato mai di esistere, quello  delle iniezioni a domicilio.

L'articolo uscito su Bisenziosette il 29 maggio.

La pandemia non ferma suor Maurizia

E’ stato un grande aiuto per i sestesi ammalati e lo si deve a suor Maurizia di Santa Marta che vive presso la Misericordia di Sesto Fiorentino con la madre superiora suor Liliana ed una consorella. Accompagnata dai volontari della Misericordia, mattina e sera, è andata e va nelle case dei sestesi portando con sé un raggio di sole, una parola di speranza, una frase per cacciare timori e ansie:

«Ho avuto paura non tanto per me – ci ha confidato Suor Maurizia - ma andando da una casa all’altra temevo di portare il virus, e coinvolgere altre persone, io ero protetta ma avevo tanta ansietà proprio per gli altri e per le mie consorelle. Le persone mi  chiedevano: ‘Suora cosa ne dice di questa situazione’? Io rispondevo: ‘ Cerchiamo di stare attenti e riusciremo a farcela’.  Suor Maurizia, viene da Pavia è una donna semplice, esile, ha ottant’anni, e dai suoi occhi azzurri trapela tanto amore e dedizione per gli altri: “Sono a Sesto Fiorentino da tre anni, ero già venuta una ventina di anni fa, sempre  a fare questo servizio, allora andavo da sola con la macchina ma c’era molto meno traffico, adesso mi accompagnano i volontari che sono molto attenti e fanno il loro servizio con pazienza e volontà. Io non faccio fatica perché non mi preoccupo più della guida, del parcheggio, e quando le cose si fanno con il cuore la fatica non si sente, il Signore mi dà la forza per fare il mio servizio con serenità, con dedizione».

La forza di una suora

Prima del Corona Virus alla fine del suo giro mattutino, intorno alle ore 11 andava alla Farmacia comunale del viale Primo Maggio per lavorare anche lì. Adesso questo servizio è sospeso per gli ambulatori chiusi ma appena sarà possibile riprenderà e Suor Maurizia sarà pronta a ricominciare:

«Non è solo l’iniezione che si va a fare – ha proseguito la sorella – ma si lascia una  parola, un incoraggiamento; andando nelle famiglie si raccolgono le sofferenze, le pene, le confidenze. Cerco di confortare tutti e dico che la preghiera accanto alle medicine guarisce meglio sia  le pene fisiche che quelle morali. Io sono molto contenta della mia vita e sono consapevole del fatto che ricevo molto più di quello che riesco a dare».

La storia

Ha preso il velo sessant’anni fa, Suor Maurizia, gentile, premurosa, attenta nel suo lavoro, schiva e di poche parole ha sostenuto e sostiene i nostri ammalati ogni giorno e ci ha insegnato a non avere paura ma a coltivare la speranza come se fosse una pianticella preziosa. Grazie Suor Maurizia per essere con noi e per aver aiutato i sestesi a superare un momento tanto difficile con professionalità e tanto tanto amore.

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