Incidente a Rosignano, parla il casellante sopravvissuto: "Non era ancora arrivata la mia ora"
Il racconto di Gabriele Santoni, il casellante in quel momento a lavoro proprio nella cabina accartocciatasi nell'incidente
È ancora forte il dolore per il gravissimo incidente avvenuto al casello di Rosignano domenica 2 giugno 2024. Uno schianto terrificante in cui hanno perso la vita tre persone: Robert Frienderich di 61 anni, Cornelia Schubert di 68 anni, marito e moglie di nazionalità tedesca, e Marco Acciai, ragazzo fiorentino di appena 21 anni.
Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il video della tremenda collisione tra la Honda guidata dalla coppia tedesca e la Fiat 500 rossa dove si trovava il giovanissimo fiorentino, in cui il casello dell'autostrada è rimasto quasi completamente distrutto. È riuscito miracolosamente a salvarsi però il casellante Gabriele Santoni, in quel momento a lavoro proprio nella cabina coinvolta nell'incidente.
Le parole del casellante sopravvissuto
"La cabina ha iniziato a tremare ed accartocciarsi. Il mio primo pensiero è stato quello di un camion - ha raccontato Santoni ripensando alla tragedia vissuta sulla sua pelle -. Ho visto portare via in barella una delle persone decedute mentre attendevo il mio turno per le cure. C'erano casi più gravi del mio".
Il casellante se l'è "cavata" con 6 punti in fronte, 15 giorni di prognosi e uno choc che probabilmente non lo abbandonerà per tempo.
"Miracolato? Sì forse si può dire così. Ognuno ha il suo destino e la sua ora, la mia evidentemente non era ancora arrivata".
Il racconto si sposta poi sull'accaduto e sulla paura vissuta da chi, da quel casello, non ha fatto più ritorno.
"Non vorrei esser stata la donna sull'auto in quel momento, deve aver vissuto attimo di terrore puro, almeno così immagino. Il signore? Non so forse ha perso conoscenza, ce lo dira l'autopsia ovviamente. Ciò che mi tocca maggiormente è quanto accaduto al ragazzo. Lui non ha potuto difendersi, non ha potuto fare niente. A me la cabina sembrava stesse venendo addosso, ho provato a mettere la mano avanti e fortunatamente si è solo piegata. Lui invece non si è accorto di niente, non ha potuto difendersi. Questa cosa mi tocca parecchio", ha raccontato con ancora le lacrime agli occhi per quelle scene vissute così da vicino.
In segno di ringraziamento per la sua salvezza, Gabriele Santoni porterà la pettorina insanguinata al Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero, il quale si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno.
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Si attende l'autopsia
Gli accertamenti saranno effettuati sui corpi della coppia tedesca deceduta. L'autopsia potrebbe confermare o smentire l'ipotesi - al momento più acclarata - di un malore. Non risultasse un malore, le cause potrebbero spostarsi sull'assunzione di sostanze stupefacenti o farmaci, oppure di alcolici. Insomma, qualcosa che possa aver impedito una manovra regolare e che invece abbia fatto perdere il controllo del mezzo provocando la strana traiettoria assunta. Alla guida della Honda ci sarebbe stato l'uomo, in ogni caso gli esami saranno effettuati su entrambe le vittime.
L'altra ipotesi è di natura meccanica. Il conducente potrebbe aver perso il controllo della vettura per un malfunzionamento della stessa. Un guasto ai freni ad esempio, ma non si escludono altre anomalie. In questo caso non aiuteranno certo le condizioni della vettura - posta sotto sequestro - rimasta quasi completamente distrutta dall'impatto. Un'indagine complessa ma necessaria per provare a ricostruire un incidente terrificante e dare alle famiglie quelle risposte che per la tragedia vissuta sicuramente meritano.