Inchiesta, Torselli (FdI): "Sospensione di Ledo Gori ridicola. Giani spieghi se può o non può rimuoverlo dal suo posto"
“La scelta del piede in due staffe 'alla Giani' stavolta alimenta i sospetti anziché cancellarli”
“E' troppo facile sospendere Gori adesso che è indagato e senza dare una motivazione di tale sospensione. A noi interessa sapere quali siano le motivazioni che hanno portato il Presidente della Regione Eugenio Giani a riconfermarlo come Capo di Gabinetto. Eugenio Giani deve fare chiarezza, così come abbiamo chiesto in un'interrogazione già depositata in Consiglio, è un suo dovere nei confronti di tutti i cittadini". E' quanto annunciato da Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale della Toscana.
La polemica
"La regola per la quale 'attendiamo che la magistratura faccia il suo corso' stavolta non vale. O meglio, vale per l’inchiesta che dovrà dirci se in Toscana vi siano degli assassini che, in combutta con la criminalità organizzata, hanno condannato a morte noi, i nostri figli e i figli dei nostri figli, seppellendo rifiuti tossici sotto il manto delle nostre strade. Non vale invece per quello che già sappiamo e del quale Giani deve rispondere adesso: se vi siano esponenti del Pd e imprenditori che gli hanno fatto pressioni affinché Gori fosse confermato Capo di Gabinetto.
Già, perché nelle carte del G.I.P. si legge chiaramente che: 'la posizione di Ledo Gori era dirimente' e tale doveva rimanere 'per tutto quanto fatto fino a quel momento'. In cambio 'loro, intendendo evidentemente i conciatori, erano stati generosi con la politica'. Il presidente Giani deve quindi spiegare, non tanto a noi, quanto a tutti i cittadini toscani, cosa significhi 'essere generosi con la politica'. Ricordiamo che l'Associazione Conciatori, che vede i propri vertici tra gli indagati dell’inchiesta, è il secondo finanziatore della campagna elettorale di Giani. Ed oltre il 25% dei fondi raccolti dall'attuale governatore per la campagna elettorale del 2020 provengono proprio dai conciatori del pisano o aziende della zona che si occupano di gestione dei rifiuti”.
“La sospensione di Ledo Gori - conclude Torselli - è ridicola. Se Gori è lì per competenze, professionalità e conoscenza della macchina regionale - cosa che mi auguro - Giani avrebbe dovuto scegliere tra due strade: fare il garantista e difenderlo fino all’eventuale condanna al terzo grado di giudizio, oppure fare il giustizialista e rimuoverlo subito dal ruolo di Capo di Gabinetto. Non agendo in nessuna di queste due direzioni, Giani alimenta i sospetti sul fatto che Ledo Gori e che sia stato nominato da Giani non per scelta autonoma del governatore. In entrambi i casi, il Presidente della Regione deve fare chiarezza in Consiglio regionale e con tutti i cittadini quanti prima”.