SOTTO CHOC

Il sindaco di Signa è stato professore del "Diavolo" di Montemurlo accusato di violenze sessuali su minori

"Mi ha molto colpito quanto ho letto circa l’inchiesta del tribunale di Firenze che lo riguarda".

Il sindaco di Signa è stato professore del "Diavolo" di Montemurlo accusato di violenze sessuali su minori
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Oramai da qualche settimana, non solo la procura che ha avviato le indagini,  ma anche la stampa, sta scandagliando tutta la vita di Matteo Valdambrini, l’universitario di 23 anni di Montemurlo che si rivolgeva ai giovanissimi adepti della setta da lui creata, incutendo timore e costringendoli ad avere rapporti sessuali.

Sindaco di Signa ex prof. del Diavolo

Tra le vittime, purtroppo, vi sono anche tanti minorenni. Valdambrini, che affermava di essere il diavolo e chiedeva di fare sesso per essere sovrumani, oggi è finito agli arresti domiciliari e su di lui gravano accuse pesanti quali riduzione in schiavitù, violenza sessuale e pornografia minorile. Giampiero Fossi, per tanti anni docente di storia e filosofia presso il liceo scientifico Carlo Livi di Prato ed oggi sindaco di Signa, ha avuto per tre anni come allievo proprio Matteo Valdambrini.

In gita accanto il sindaco di Signa Giampiero Fossi e il Diavolo di Montemurlo Valdambrini

«Matteo – ha precisato Fossi  alla nostra redazione – è sempre stato un ragazzo con un carattere ben definito e a lui ho voluto bene come a tutti i miei studenti. Durante i tre anni scolastici mi ero accorto che sapeva recitare benissimo, in molti casi si era infatti rivelato un attore straordinario e mi ricordo ancora come seppe aiutare due ragazzi, di un’altra sezione, che erano entrati in crisi. Lui, in poco tempo, dedicandosi a loro, riuscì  rendere possibile che tornassero ad applicarsi con dedizione allo studio. E’ sempre stato un allievo sveglio ed anche durante le verifiche orali riusciva a presentarsi meglio di quello che magari realmente conosceva. Durante il triennio cambiò inizialmente sezione ed è anche se nello studio si è sempre impegnato, non era comunque un leader all’interno della classe dove generalmente sono le donne a ricoprire un ruolo di guida. Insieme a lui ci siamo recati a Praga, durante la gita scolastica,  ed in viaggio il caso ha voluto che condividessimo il posto l’uno vicino all’altro. In quegli attimi si scherzava che l’areo cadesse, battute scanzonate per stemperare il momento».

Il sindaco Fossi si è dichiarato profondamente colpito dell’inchiesta che riguarda lo studente universitario oramai ribattezzato con l’espressione di “Diavolo di Montemurlo”.

«Di lui ho sempre conservato un buon ricordo – ha commentato ancora – e mi ha molto colpito quanto ho letto circa l’inchiesta del tribunale di Firenze che lo riguarda. Mi dispiace davvero e spero che un giorno possa riprendersi, rendendosi conto di quello che ha compiuto e del dolore che ha provocato alle vittime. Mi auguro possa fare un passo di liberazione da certe pratiche dannose».

Allo studente vengono contestati 13 episodi di violenza sessuale. Secondo l'accusa, avrebbe costretto gli adepti a subire atti sessuali dopo un patto con il diavolo, riuscendo ad acquisire sui giovani coinvolti una forza psicologica tale da avere su di loro il pieno controllo. Come raccontato dal sindaco Giampiero Fossi, Matteo Valdambrini ha sempre avuto spiccate doti nella recitazione. Tutto questo, evidentemente, deve averlo avvantaggiato, essendo capace di trasformarsi, (attraverso una pratica che chiamava “shifting”) in altre creature, impostando il timbro della voce. Non solo, per dimostrare di essere immortale, secondo quanto trapelato finora,  si sarebbe  fatto stringere il collo con le mani da una persona fidata per poi cadere a terra fingendosi morto per poi rialzarsi rimettendo a posto l’osso del collo e la trachea. Il 23enne, avrebbe ancora fatto credere a tutti gli appartenenti al gruppo che erano persone prescelte, che nelle precedenti vite avevano avuto un’altra identità sovrannaturale e che la loro missione era quella di salvare il mondo. L’indagato avrebbe così sottoposto i suoi adepti a una serie di domande su presenze estranee invisibili, quali vampiri e lupi mannari, al fine di convincerli a fare una specifica richiesta al diavolo mediante la stipulazione di un patto in ragione del quale gli dovevano essere fedeli e mantenere il segreto per evitare disgrazie e sofferenze a sé stessi e alle proprie famiglie. Una storia davvero agghiacciante, paradossale. Da quanto risulta finora, Valdambrini ha saputo creare un  contesto di soggezione continuata indotto mediante inganno, minacce e violenza, contraddistinto da una visione distorta della realtà. Molte vittime venivano attratte dalla promessa di sbloccare le loro potenzialità e risolvere i loro problemi di isolamento, solitudine finanche, talvolta, di depressione. Davvero una vicenda terribile.

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