Il ricordo del grande Maestro Parigi investito sulle strisce due settimane fa a Calenzano

Il ricordo del grande Maestro Parigi investito sulle strisce due settimane fa a Calenzano
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Travolto sulle strisce, lascia un vuoto incolmabile nei suoi ex allievi e nella parrocchia di Settimello (Calenzano).

Il Maestro Parigi

Il ricordo del grande Maestro Parigi

Quanto sono stati preziosi e completi i suoi insegnamenti lo si evince dalle centinaia di messaggi di suoi ex allievi e colleghi musicisti che si sono riversati sui social alla notizia della sua improvvisa scomparsa. Lorenzo Parigi, 73 anni, settimellese doc, era un musicista e direttore d'orchestra che ha collaborato con l'Orchestra della Toscana. Giovedì 21 verso le 21 è morto in un incidente stradale avvenuto lungo via Dante Alighieri (e non in piazza Berlinguer come è stato riportato), mentre stava attraversando le strisce. Era fuori per portare a fare una giratina il suo amato cagnolino. Ancora da stabilire la dinamica del tragico sinistro: la certezza è che l'autista della vettura non ha visto sopraggiungere il pedone. Purtroppo all’arrivo dei sanitari (prima la Pubblica Assistenza di Calenzano e poi la medicalizzata di Sesto Fiorentino) per Parigi non c’era più niente da fare. L’automobilista è stato denunciato per omicidio stradale. Sono al vaglio le telecamere presenti in zona per accertare l'accaduto.

Una carriera luminosa

Parigi lascia un vuoto inesprimibile non solo a Settimello: infatti ha avuto una luminosa carriera, essendo stato un musicista di talento e poi direttore d'orchestra nei conservatori di Firenze, Bologna e Torino. Nel 1977 aveva vinto una borsa di studio dell'Accademia Chigiana di Siena e si era perfezionato in direzione d'orchestra a Vienna e Hilversum in Olanda. Non mancano al suo curriculum importanti esperienze all’estero: nel 1992 ha diretto a Praga lo Stabat Mater di Rossini in occasione del bicentenario della nascita. Dal 2004 l’uomo era andato in pensione dall'insegnamento della musica ma ha continuato a collaborare con gli istituti toscani per la formazione artistica. E’ stato un grande docente, formatore di un’intera generazione di musicisti e direttori di altrettante orchestre che ora lo piangono, all'istituto superiore di studi musicali Mascagni di Livorno che in una nota ha espresso il proprio rammarico: «E’ stato prezioso docente dal 1975, e direttore dell'orchestra degli alunni per quasi trent’anni. Fino al 2004 quando andò in pensione dall'insegnamento, Parigi ha collaborato con entusiasmo all'impegno per la crescita della scuola livornese e ha vissuto alcuni dei momenti più significativi nella storia dell’istituto, come la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, nel 1981».

Il ricordo degli ex allievi

Ma sono soprattutto tutti i suoi ex allievi che lo ricordano per la sua bravura ed i suoi modi garbati, per i suoi continui incoraggiamenti durante le esercitazioni orchestrali, grati per gli insegnamenti ricevuti che hanno condotto molti di loro a ricoprire anche prestigiosi incarichi lavorativi nel mondo della musica. Un docente preparato, ironico ed umano, che ha inciso profondamente nella formazione di tutti i suoi ex ragazzi, oggi preparatissimi ed abili strumentisti, onorati di averlo incontrato nel loro percorso e che ancora ricordano quegli anni come un tesoro prezioso.
Naturale il profondo sconcerto e dolore che ha pervaso i parrocchiani di Santa Lucia a Settimello, dove Parigi solo poche ore prima era al suo consueto posto, dietro all'organo. Raramente infatti mancava ad una funzione, sia festiva che feriale. Un impegno importante quello con la parrocchia che lui rispettava quotidianamente e che anche l’ex sacerdote don Leonardo De Angelis non poteva non rimarcare:

«Di Lorenzo ho tantissimi ricordi, è una delle persone che ho maggiormente visto durante la mia permanenza a Settimello perché non è quasi mai mancato alla Messa quotidiana a suonare l’organo, oltre alle domeniche e per le feste. Alla Messa feriale non è usuale che ci sia la musica; nelle chiese non è facile trovare qualcuno per i giorni festivi, figuriamoci per i feriali. Ma lui c’era sempre. E al termine delle funzioni spesso ci intrattenevamo a parlare: mi ha raccontato tantissime storie di Settimello, delle famiglie, di come funzionavano prima le funzioni, e ovviamente numerose volte l'argomento era la musica. Gli ho voluto molto bene, lo sento come uno di famiglia. Era un uomo che sapeva star vicino alle altre persone nel suo modo d'artista. Sono sconvolto dalla notizia ma onorato di averlo incontrato sulla mia strada. Sicuramente il Signore lo ha messo a dirigere qualche coro di angeli. Sarò al funerale in accordo con l’attuale parroco, don Reynold».

La sua alta professionalità da quando era andato in pensione l’aveva posta al servizio della parrocchia, animando cori e canti delle Messe, senza darsi arie, senza parlare di sé e della sua eccellente carriera, come ricordano tanti fedeli.
Le esequie si sono tenute mercoledì 27 nella chiesa di S. Lucia a Settimello.

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