cronaca

I soccorsi non arrivano, muore tra le braccia della figlia

Sul litorale pisano nel periodo invernale non c'è il servizio di assistenza sanitaria

I soccorsi non arrivano, muore tra le braccia della figlia
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Una donna di 79 anni, nei giorni scorsi, è morta d'infarto, secondo la figlia se i soccorsi fossero arrivati in tempo, si sarebbe salvata. La donna, Nika Bassi, ha rilasciato una intervista al quotidiano La Nazione, dove ha raccontato l'accaduto e la sua denuncia, senza mezzi termini.

"È stato un dolore che si sarebbe potuto evitare. Ho visto mia madre morire tra le mie braccia. Se i soccorsi fossero arrivati in tempo, sono convinto che sarebbe ancora viva, qui con me. Purtroppo il litorale pisano, la notte, non è coperto dal servizio di assistenza sanitario".  

Franca Rossi, questo il nome della donna deceduta, si è spenta mentre si attendevano i soccorsi. "Mia madre - ha sottolineato Nika Bassi - ha avuto un infarto mentre si trovava in casa da sola. E’ svenuta ed è caduta a terra, poi si è ripresa e ha trovato la forza di telefonarmi per chiedermi aiuto. Sono corsa subito ad aiutarla, era ancora lucida. Mi ha  che stava male e che non respirava. Ho chiamato l’ambulanza: erano le 21.27. Alle 21.38 ho richiamato il 118 per sapere a che punto erano i soccorsi, mi hanno risposto che l’ambulanza era ancora in viaggio. E’ arrivata intorno alle 21.46, ma era troppo tardi. Mia madre aveva smesso di respirare. E’ morta tra le mie braccia. Fa male rimanere impotenti di fronte alla morte e sapere che probabilmente se i soccorsi fossero partiti da Marina, mia madre si sarebbe potuta salvare".

La donna in passato era già stata colpita da quattro infarti e l’arrivo dei medici si era sempre rivelato provvidenziale. "Agire in tempo è essenziale – conclude – purtroppo sono stati persi minuti fondamentali che le avrebbero potuto salvare la vita. Una tragedia che si sarebbe potuta evitare se solo prevalesse il senso civico, visto che la maggior parte dei residenti è prevalentemente anziana e per questo c’è maggior bisogno di un presidio sanitario fisso".

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