I fratelli Buonamici finiscono in tribunale. La nota giornalista Mediaset lo accusa di stalking
Il processo per l'imprenditore si aprirà il 2 ottobre 2025
Secondo la Procura ha pregiudicato la "tenuta psichica delle vittime che va oltre il fine di creare un pregiudizio morale ed economico". E' la disputa ereditaria di due fratelli.
Letta così sembrerebbe anche una storia normale di molte famiglie, quando in gioco ci sono soldi e tenute milionarie. I protagonisti di questa vicenda sono nientemeno che i fratelli Buonamici.
Cesare contro Cesara. Lui imprenditore oleario di 60 anni. Lei la nota giornalista di Mediaset. A portare il fratello in tribunale è Cesara. L'accusa è di stalking. Insieme nelle attenzioni "troppo pressanti" del fratello ci sarebbe anche il marito della giornalista, Joshua Kalman.
Secondo l'accusa, il fratello avrebbe offeso e perseguitato la Buonamici. Non solo, in un caso si sarebbe impossessato della sua cabina armadio, una stanza adibita appunto a guardaroba, cambiandone la serratura.
Ma si sarebbe anche spinto oltre, posizionando le telecamere della tenuta sulla colline di Fiesole completamente verso l'abitazione della giornalista e di suo marito. Obiettivo controllarli. L'accusa, come detto, è di stalking. Il processo per l'imprenditore si aprirà il 2 ottobre 2025.
Tutto ha inizio nel 2020
Secondo quanto ricostruito tutto ha inizio nel 2020, quando sarebbero iniziate le prime molestie verso la sorella e il marito di lei. In alcune occasioni, l'imprenditore avrebbe cercato anche di avere informazioni sui conti bancari della giornalista. In un caso avrebbe intimato alla collaboratrice domestica di passarle informazioni sulla corrispondenza di Cesara, fino a cambiare addirittura l'impianto del citofono per avere il controllo della proprietà.
Adesso l'udienza si aggiornerà l'anno prossimo.