Gkn, gli operai: “Insorgiamo, pronti a difendere lo stabilimento con il nostro corpo”
Pochi minuti fa un corteo di protesta è sfilato in via Fratelli Cervi.
Gkn, gli operai: “Insorgiamo, pronti a difendere lo stabilimento con il nostro corpo”
Alla Gkn di Campi Bisenzio è l’ora della protesta. Dopo lo choc di ieri mattina quando sono arrivate le email di licenziamento ai 422 operai oggi pomeriggio si è tenuta una nuova assemblea, all’ingresso dello stabilimento, aperta alla città.
“Da questa fabbrica non si muove una vite - ha tuonato Dario Salvetti, operaio Gkn e rappresentante Rsu - con questa lotta, che non sappiamo quanto durerà, dobbiamo difendere 20 anni di vita, 500 famiglie a rischio. La lotta é un tentativo disperato. A tutti gli attori istituzionali, al presidente della Regione Eugenio Giani e ai sindaci oggi abbiamo risposto con cordialità ma con grande fermezza: siamo già stati umiliati dall’azienda, non vogliamo perdere ora la dignità diventando una passerella per motivi politici. Serve un cambio radicale alla legislazione per bloccare i licenziamenti”
Lo stabilimento è stato occupato dai lavoratori
I lavoratori sono poi passati alla lotta, cambiando lo slogan da “la Gkn non si tocca” a “Insorgiamo”. In corteo i tantissimi presenti all’ingresso dello stabilimento, si sono recati in strada bloccando per qualche momento la circolazione stradale di via Fratelli Cervi.
La Rsu della Gkn ha richiesto che le organizzazioni sindacali convochino al più presto uno sciopero generale provinciale annunciando di essere pronti ad auto-convocare un corteo nazionale. È stato poi richiesto che l’incontro con il Ministero economico si tenga a Campi Bisenzio e non a Roma o in Regione Toscana.
“Vogliamo guardare in faccia chi tratta per noi - hanno tuonato - noi siamo pronti a difendere lo stabilimento con il corpo, non faremo uscire nè macchinari nè merci. Le Istituzioni, invece, cosa sono disposti a fare?”
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