Furto da 200mila euro in gioielleria: scattato l'arresto per tre rapinatori. Picchiarono anziano
Hanno inscenato una compravendita di un anello, poi è scattata la rapina
Lo hanno lasciato imbavagliato, con un pugno in faccia e poi sono scappati con il bottino. Ben 17 orologi di pregio, del valore di 200mila euro. Ma i tre adesso sono stati beccati dalla Polizia.
I fatti risalgono al aprile scorso. Siamo in via Dei Neri, a pochi metri da Palazzo Vecchio. Qui si sono presentati i tre di 35, 68 e 64 anni. Il colpo era stato organizzato nei giorni precedenti. Pensato e studiato nei minimi particolari.
Hanno inscenato una compravendita di un anello, poi è scattata la rapina. Giuseppe Iorio, 78 anni e da una vita gioielliere, ha cercato di difendersi e di difendere il suo negozio. Come risposta ha ricevuto un pugno in pieno volto. Il tutto alle 10 del mattino del 30 aprile 2024.
Adesso la svolta nelle indagini da parte della Polizia di Stato che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze nei confronti di tre uomini di età compresa tra i 35 e i 68 anni raggiunti da gravi indizi di colpevolezza circa la commissione di una rapina e sequestro di persona.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile, intorno alle 10 del 30 aprile 2024, due dei soggetti sarebbero entrati all’interno della gioielleria con la scusa di voler acquistare un anello esposto in vetrina. Il titolare dell’attività avrebbe quindi iniziato a confezionare il prezioso oggetto quando, d’un tratto, sarebbe stato violentemente aggredito dai due finti clienti.
Nello specifico uno di loro avrebbe rapidamente oltrepassato il bancone tappando con una mano la bocca della vittima, impedendogli così di gridare. Il gesto sarebbe stato, inoltre, accompagnato da una serie di esplicite minacce gravi, qualora la vittima non avesse assecondato le volontà dei malintenzionati.
Il gioielliere, infine, dopo essere stato attinto da pugni al viso, sarebbe stato legato mani e piedi con dello scotch e imbavagliato.
I due esecutori materiali, a questo punto, sarebbero fuggiti con un cospicuo bottino in gioielli e preziosi del valore stimato intorno di circa 200.000 euro, lasciando il negoziate immobilizzato a terra. A soccorrerlo sarebbero stati alcuni passanti che hanno dato subito l’allarme al 112Nue.
Ma chi sono i rapinatori?
I due presunti autori materiali della rapina sarebbero un 35enne originario della provincia di Brindisi ed un fiorentino di 64 anni. Il terzo complice, un altro brindisino di 68 anni, che avrebbe invece partecipato (a vario titolo) alla fase organizzativa ed alla pianificazione del colpo, ben articolato in diverse fasi: il sopralluogo presso la gioielleria, il furto dei mezzi di trasporto, la fuga e la successiva monetizzazione della refurtiva.
Tutti e tre dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso, sequestro di persona, furto aggravato dei ciclomotori utilizzati per mettere a segno il colpo.