Cronaca
Diverse le proteste dei residenti

Firenze, via Palazzuolo: ritirata la licenza a un bar per "ordine pubblico": Era frequentato da persone con precedenti

L’assessora Albanese: "Un provvedimento duro ma necessario per la sicurezza dei cittadini e frutto del lavoro di squadra”

Firenze, via Palazzuolo: ritirata la licenza a un bar per "ordine pubblico": Era frequentato da persone con precedenti
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Frequentato da persone con precedenti penali e al centro di problemi per l’ordine pubblico. E' questo il motivo della revoca della licenza a un bar nella zona di via Palazzuolo, nel Quartiere 1 a Firenze.

In questi mesi il pool, coordinato dalla Prefettura e composto da rappresentanti della questura, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale, ha disposto nuovi controlli e ha analizzato gli esiti dei numerosi sopralluoghi fatti nel corso del tempo in questa attività che ha avuto anche diverse sospensioni disposte dalla questura.

Continue liti

Dalle verifiche fatte dalle forze dell’ordine è quindi emerso che era frequentato da individui con svariati precedenti penali, fra cui spaccio, reati contro il patrimonio e la persona, irregolarità in materia di normativa sull’immigrazione. Infatti, erano proprio questi  i protagonisti di liti e aggressioni a danno dei passanti. Le liti e le aggressioni erano accompagnati da urla e lancio di bottiglie. Una situazione insostenibile per i residenti.

Alla luce di questo la Prefettura ha richiesto la revoca della licenza che la direzione sviluppo economico del Comune ha notificato ai gestori. E oggi è stato adottato il provvedimento definitivo di chiusura.

L'assessore Albanese: "Non ci fermeremo"

“Ancora un importante provvedimento frutto del lavoro di squadra e che porterà maggiore sicurezza e serenità fra i cittadini – commenta l’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese –. L’area di via Palazzuolo è attenzionata da tempo dall’Amministrazione che ha messo in campo diversi interventi come la modifica del Regolamento Unesco per risolvere la questione del deposito bagagli utilizzato come rifugio per tossicodipendenti e spacciatori e i servizi mirati della Polizia Municipale.

E non ci fermeremo. L’Amministrazione è in contatto con residenti e commercianti e ha portato il tema all'attenzione del Cosp. Con un forte impegno da parte di tutti e un lavoro lungo mesi si arriva al provvedimento di oggi, sicuramente duro ma necessario.

Una risposta alle molte sollecitazioni dei cittadini: quando un’attività arriva al punto di incidere gravemente sulla sicurezza di una zona non possiamo girarci dall’altra parte”.

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