Il caso

Lavorava come medico legale all'obitorio, ma non aveva la laurea

Il giovane aveva presentato un'autocertificazione e aveva vinto il bando, scoperto dopo un esposto alla procura

Lavorava come medico legale all'obitorio, ma non aveva la laurea
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Lavorava da oltre un anno per l'Asl come medico necroscopo, ma non aveva la laurea. Una collaborazione "a gettone", fa sapere la Asl Toscana Nord Ovest, che era riuscito a guadagnarsi dopo aver vinto un regolare concorso al quale aveva presentato una autocertificazione. Considerato un giovane medico capace e preparato, nessuno, in questo anno di attività di certificazione dei decessi in obitorio anche per i riscontri diagnostici, aveva sospettato niente.

Nessuna specializzazione e nemmeno la laurea

Si è scoperto che, oltre a non avere la specializzazione in medicina legale, nemmeno la laurea in medicina era mai stata conseguita da questo "dottore", quando, a seguito di un esposto, la procura di Lucca ha indagato e fatto approfondimenti insieme ai carabinieri del Nas.

A quel punto l'Asl ha chiesto al presunto medico di visionare la documentazione originale attestante la laurea, senza però ottenere risposta. Da qui la decisione di annullare il bando e la relativa graduatoria che era stato vinto dallo stesso oltre un anno fa, inerente alle attività legate alle visite necroscopiche. Prestazioni per le quali ha guadagnato, durante questo lasso di tempo, quasi 70mila euro e che ora sarà chiamato a restituire.

"Appena verificata l'assenza dei titoli abbiamo presentato la denuncia"

«In merito alla questione del medico senza laurea che ha svolto per oltre un anno un incarico “a chiamata”  di medicina necroscopica a Lucca, l’Azienda USL Toscana nord ovest precisa che, una volta verificato che la persona non era in possesso dei titoli e dei requisiti prescritti per poter esercitare l’attività, è stata fatta denuncia all’autorità giudiziaria ed è stata adottata la delibera di revoca dell’incarico e di “nullità dell’inserimento del nominativo” nelle graduatorie dei medici aspiranti ad incarichi per effettuazione di visite necroscopiche», hanno spiegato dalla ASL.

«Si fa presente che l’annullamento riguarda solo la presenza di questa persona nell’elenco e non il resto della graduatoria, che rimane valida - si conclude nella nota ufficiale -.  L’Asl ha anche già intimato al falso medico il recupero dei compensi economici liquidati nel 2022 e inizio 2023, per prestazioni effettuate anche nel periodo della pandemia da Covid. Si ricorda che le autocertificazioni sono previste dalla legge e devono essere verificate a campione. Si ribadisce che le persone inserite in queste graduatorie aziendali di medici non dipendenti vengono chiamate in caso di bisogno dal personale delle strutture interessate;  non si tratta quindi di incarichi continuativi all’interno dell’Azienda. Le certificazioni prodotte dal medico in questione verranno comunque rivalutate da parte del personale Asl».

 

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