Emporio della Solidarietà, nel 2018 spesa speciale per 1705 famiglie

Emporio della Solidarietà, nel 2018 spesa speciale per 1705 famiglie
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I dati del bilancio sociale: distribuiti beni per 2 milioni e 390 mila euro. Anche gli studenti del Dagomari si sono impegnati per dare una mano.

Emporio della Solidarietà

L’Emporio della solidarietà, esperienza che ha fatto da modello in Italia, è il cuore di una rete virtuosa e dopo 11 anni di intenso lavoro è diventato un patrimonio condiviso di tutti i pratesi. Il progetto, promosso dalla Caritas diocesana insieme al Comune, alla Provincia e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, è sempre rimasto fedele alla sua missione: fare promozione e non semplice assistenza, distribuire con giustizia, recuperare sprechi e razionalizzare risorse.

Il bilancio questa mattina

Questa mattina, all’istituto Dagomari, è stato presentato il Bilancio sociale relativo all’attività 2018. Accolti dalla dirigente Maria Gabriella Fabbri e dagli studenti c’erano i rappresentanti degli enti promotori del progetto: il vescovo, monsignor Franco Agostinelli; Idalia Venco, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni; il presidente della Provincia, Francesco Puggelli e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Franco Bini.

“L’emporio è un modello di attenzione verso gli altri, il risultato della collaborazione tra molti soggetti – ha detto monsignor Agostinelli – Il bisogno c’era quando è nato e c’è oggi, non possiamo prescindere dalla solidarietà”.

I numeri

Sono state 1705 le famiglie che nel 2018 hanno potuto fare spesa nel supermercato solidale di via del Seminario. La maggior parte delle famiglie che hanno utilizzato il servizio sono italiane (931) e rappresentano il 55% del totale. Seguono quelle dell’Europa dell’Est (248), dall’Africa del Nord (226), dall’Africa centro sud (181), dall’Asia (82) e dal Sud America (37). Ci sono poi 195 tessere dedicate alle mamme di bambini al di sotto dei 18 mesi.

“Sarebbe bello chiudere l’Emporio perché non ce n’è più bisogno – ha affermato Biffoni – questa realtà rappresenta il modello di una città dove ci si prende cura di chi si trova in difficoltà, magari soltanto per un breve periodo, e si accompagna per trovare una nuova autonomia”.

Il presidente della Provincia Puggelli ha rivolto un appello ai ragazzi.

“Dobbiamo confrontarci con la povertà senza mettere ai margini”, ha detto Puggelli. Intanto il presidente della Fondazione Cassa di risparmio ha confermato l’impegno convinto al sostegno del progetto. “Siamo il maggior finanziatore e continueremo a esserlo”, ha detto Bini.

E’ stato Marcello Turrini, responsabile del servizio controllo di gestione, insieme a Paolo Gennari a illustrare i risultati del bilancio sociale. Con i due rappresentanti dell’emporio anche il drappello di studenti della classe IV Servizi commerciali he hanno contributo alla redazione del bilancio sociale dell’Emporio, occupandosi dell’inserimento dei dati sulla valutazione dei servizi da parte degli utenti, elaborando tabelle e grafici.

I numeri raccontano in modo efficace un impegno svolto con una profonda passione per le persone. Nel 2018 sono stati distribuiti oltre 1 milione e 800 mila pezzi, corrispondenti a   più di 760 mila punti emporio, per un valore commerciale di 2 milioni e 390 mila euro. Nel tempo si è ridotto sensibilmente l’approvvigionamento tramite gli esuberi della grande distribuzione, mentre sempre di più sono le aziende a fornire i prodotti (dal 39% del 2012 si è passati al 58% del 2018). Il valore medio erogato per famiglia è di circa 887 euro.

Task force

Nella task force speciale che lavora in via del Seminario c’è posto per tutti: dai manager in pensione a coloro che scontano la loro condanna svolgendo un servizio di pubblica utilità alternativo al carcere. Nel 2018, accanto a tre dipendenti, si sono impegnati 33 volontari (hanno messo a disposizione oltre 9600 ore), 2 giovani che hanno scelto l’anno del volontariato sociale, 2 persone che svolgevano attività di pubblica attività alternativa alla pena (affidate dal Tribunale), 2 profughi, 5 ragazzi in alternanza scuola-lavoro, altri 25 in attività formativa, un giovane del servizio civile regionale.  Un percorso speciale hanno seguito alcuni ragazzi del Progetto autismo dell’Opera Santa Rita che sono protagonisti non da ora di un’attività specifica all’interno dell’emporio.

Intanto da tempo Federmanager Toscana e Manageritalia collaborano con l’Emporio, garantendo la collaborazione e il contributo di competenze di dirigenti d’azienda in pensione.

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