Emergenze da codice rosso: ora corsia preferenziale per la violenza sessuale e non solo

Ecco cosa cambia nei casi di violenza.

Emergenze da codice rosso: ora corsia preferenziale per la violenza sessuale e non solo
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Corsia preferenziale alle indagini che riguardano i reati di maltrattamenti, di violenza sessuale, di stalking e di lesioni. La cronaca non ha purtroppo lesinato esempi che ci auguriamo nel futuro accadano sempre meno anche grazie a queste evoluzioni normative.

Lo spiega l’avvocato Giulio Calosso.

Codice rosso

Con l’evocativo nome di Codice Rosso è stato ribattezzato il disegno di legge (licenziato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri) che impone una rapida corsia preferenziale alle indagini. Che riguardano i reati di maltrattamenti, di violenza sessuale, di stalking (cliccando uno degli ultimi casi) e di lesioni commesse in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza. Non saranno più gli inquirenti dunque a stabilire se una denuncia per un reato di violenza domestica o di genere meriterà di essere trattata con prontezza o lasciata a languire tra mille altre indagini nella speranza che il problema si risolva da sé e non si trasformi in una tragedia.

Ecco cosa cambia

Se il Parlamento farà proprie le norme approvate dal Governo, i Carabinieri e la Polizia dovranno, dunque, trasmettere immediatamente la denuncia della vittima al Pubblico ministero. Che dovrà ascoltare il racconto della vittima entro 3 giorni al fine di avviare le indagini, che se verranno affidate alla Polizia giudiziaria dovranno essere compiute e comunicate – senza ritardo – allo stesso Pubblico ministero. Così spiega l’avvocato Giulio Calosso.

Il commento

Insomma, tempi serrati per l’acquisizione delle prove, per la valutazione della concretezza del pericolo che corre la vittima, e in definitiva per l’adozione delle misure cautelari che vengono richieste dal Pubblico ministero e disposte dal Giudice delle indagini preliminari. A fare la differenza nella tutela della vittima – dobbiamo ricordarlo – non è il processo che arriverà a suo tempo, ma i provvedimenti concreti con cui un Giudice può disporre l’allontanamento della persona pericolosa dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, oppure (nei casi più gravi) gli arresti domiciliari ed anche il carcere.

Il parere

Non sempre però andare di fretta produce buoni risultati investigativi e decisioni fondate.

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