POLITICA

Covid, Stella (FI): "Toscana maglia nera per vaccinazione ultraottantenni. Si usi l'esercito per accelerare tempi"

"Assurdo disdire appuntamenti, è la classe di età più a rischio, si faccia in fretta"

Covid, Stella (FI): "Toscana maglia nera per vaccinazione ultraottantenni. Si usi l'esercito per accelerare tempi"
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"La campagna vaccinale in Toscana per gli over 80enni sta andando malissimo, la nostra Regione è maglia nera in Italia insieme alla Sardegna (che però è Regione in fascia bianca): da noi solo uno su cinque in quella fascia di età ha ricevuto il vaccino. La situazione è seria, stanno aumentando i ricoveri e gli ospedali devono interrompere gli interventi chirurgici programmati. Il Presidente Giani e l'Assessore Bezzini ci dicano realisticamente i tempi per arrivare a vaccinare la popolazione di ultraottantenni, bisogna accelerare i tempi, altrimenti non ne usciamo. Si usi l'esercito per fare in fretta". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

Il commento

"Il paradosso - sottolinea Stella - è che stiamo vaccinando le fasce d'età che rischiano meno, mentre siamo indietro sugli over 80, dove muore uno su cinque tra coloro che contraggono il Covid: purtroppo in questa fascia di età la letalità del virus è del 20%, è altissima se paragonata ad esempio alla fascia di età 45-64 anni, dove la letalità da coronavirus si aggira tra lo 0,5 e il 2,5%. L'assessore Bezzini continua a dirci che ci sarà presto un'accelerazione nella distribuzione dei vaccini per gli anziani, ma si passa di annuncio in annuncio senza grandi risultati. Tra l'altro ci arrivano segnalazioni di anziani che avevano già la data per vaccinarsi, e che si sono visti disdire l'appuntamento senza spiegazioni".

"C'è poi il problema della necessità di uno scudo penale per chi vaccina - evidenzia Stella -. Serve un provvedimento straordinario, vista la situazione, perché occorre tranquillizzare la categoria che sta facendo la vaccinazione di massa. Parliamo di decine di milioni somministrazioni ed è chiaro che su numeri così alti la probabilità di qualche evento avverso c'è sempre: se di fronte a tutto questo si deve scatenare una tempesta giudiziaria e mediatica, diventa difficile. Non è accettabile che ricadano sul personale sanitario quelli che, anche solo a livello di indagini per escludere una correlazione, sono gli inevitabili rischi".

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