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Centro Salute Donna di Prato: il percorso nascita a cura delle ostetriche esteso alle donne di nazionalità cinese

Oggi, sono 56 le future mamme che hanno deciso di partecipare e proprio in questi giorni sono nati i bambini delle prime mamme inserite nel percorso.

Centro Salute Donna di Prato: il percorso nascita a cura delle ostetriche esteso alle donne di nazionalità cinese
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Da oltre due anni nell’ Azienda Usl Toscana Centro è attivo il percorso nascita per la gravidanza fisiologica a cura delle ostetriche. Quando la gravidanza non presenta complicazioni a prendersi cura della futura mamma c’è l’ostetrica. In passato si chiamavano “levatrici”, le donne che aiutavano le partorienti a mettere al mondo i bambini. Adesso, l’ostetrica è un riferimento importante, una figura professionale al fianco della donna con funzioni e competenze che vanno oltre l’aiuto durante il parto. L’ostetrica si prende cura delle donne per tutta la durata della gravidanza, nel periodo successivo alla nascita del bebè, nella promozione dell’allattamento ed in ogni fase dello loro vita.

La novità estesa anche alla comunità più popolosa

Al Centro Salute Donna di Prato, il percorso di gravidanza a gestione ostetrica è stato esteso alle donne di nazionalità cinese. La relazione tra l’ostetrica e la donna è un’ aspetto importante del processo di cura.

Dopo due anni di attività, sottolinea la dottoressa Arianna Maggiali, direttore della struttura complessa ostetricia professionale - abbiamo pensato che i tempi fossero maturi per aprire questo percorso anche alle utenti straniere, con l’aiuto imprescindibile del Mediatore linguistico culturale ed abbiamo avviato la sperimentazione presso il Centro Salute Donna di Prato, dove accedono un numero importante di utenti cinesi”.

Dal 17 febbraio di quest’ anno ha preso il via il percorso di assistenza ostetrica dedicato alle donne cinesi con gravidanza a basso rischio registrando un buona adesione. Oggi, sono 56 le future mamme che hanno deciso di partecipare e proprio in questi giorni sono nati i bambini delle prime mamme inserite nel percorso. Sono stati rari i casi in cui sono insorti fattori di rischio per i quali è stato necessario il coinvolgimento del ginecologo.

Le donne cinesi hanno apprezzato in modo significativo l’approccio dell’assistenza ostetrica e hanno dimostrato un coinvolgimento attivo nel processo fisiologico della gravidanza. Tutte le donne hanno compreso il percorso e le tappe della gravidanza e questa modalità di assistenza le ha rese protagoniste partecipi ed aperte alla possibilità, non scontata per la loro cultura, di interagire, porre domande e chiedere informazioni.

La gestione ostetrica prevede una valorizzazione delle potenzialità individuali, con l’ attivazione delle risorse personali, storiche e culturali della donna in gravidanza. Le ostetriche si sono confrontate con la cultura cinese, molto ricca di tradizioni intorno alla nascita e con modelli culturali occidentali. Tutto ciò ha aperto riflessioni sulle possibili modalità di integrazione riguardo lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività lavorativa, evidenziando luci ed ombre. Il gruppo delle ostetriche del Centro Salute Donna è anche impegnato nella ricerca della modalità più efficace di mediazione, in modo da evitare il rischio di irrigidimenti e veicolare messaggi di salute accettabili.

Per fare degli esempi, alcune donne prive di regolare contratto di lavoro e di tutele, lavorano mediamente 8-9 ore al giorno. La posizione di supporto e di mediazione offerta si è dimostrata utile per ridurre l’incidenza di complicanze: le donne sono state disposte ad accettare suggerimenti e consigli per rendere le ore lavorative meno pesanti possibile ed evitare rischi per la gravidanza e la salute del bambino.

“Non si può certamente affermare che questo percorso sia privo di difficoltà e sfide – aggiunge Maggiali - ma è altrettanto vero che ha permesso di aprire una visuale, con una chiave di lettura diversa, su un mondo culturalmente molto complesso, ma disponibile a mediare nell’interesse della propria salute e di quella dei futuri bambini.”

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