IL RILANCIO

Casa di Marta: un murales per la riapertura alle famiglie

I novanta residenti della RSA Casa di Marta, sono stati messi in salvo dal virus grazie a un patto di ferro tra direzione, operatori e famiglie fondato sulla scelta di adottare, già dal 24 febbraio, rigide misure di prevenzione per sbattere le porte in faccia al contagio.

Casa di Marta: un murales per la riapertura alle famiglie
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Casa di Marta: un murales per la riapertura alle famiglie. Progettato dagli ospiti con l’artista-volontaria Camilla Giannini.

Casa di Marta: un murales

Alice, sì quella del Paese delle meraviglie, tiene per mano un anziano, un bambino e una bambina. Tutti insieme guardano un paesaggio incantato con un ponte, un ruscello, un albero stracolmo di ciliegie e un prato pieno di tulipani. È il messaggio di speranza che arriva dal murales appena terminato della rsa Casa di Marta del Consorzio Astir dopo il lockdown.  A Casa di Marta, rsa no Covid che è riuscita a proteggere i suoi ospiti dalla pandemia, stamani c’è stata una sorta di festa per la riapertura alle visite di figli e parenti. Da ieri i familiari, organizzati su appuntamento, possono di nuovo incontrare i loro cari. Per l’occasione è stato portato a termine un murales coloratissimo, progettato dai nonni e realizzato dall’artista- volontaria Camilla Giannini che è stato “firmato” in diretta dagli ospiti con le loro impronte digitali multicolor. “L’abbiamo pensato tutti insieme, loro hanno avuto l’idea d fare accompagnare Alice dal nonno e dai bambini e hanno voluto le ciliegie, il ruscello, i fiori e tanto colore”, racconta Camilla Giannini.

La battaglia contro il coronavirus

I novanta residenti della RSA Casa di Marta, sono stati messi in salvo dal virus grazie a un patto di ferro tra direzione, operatori e famiglie fondato sulla scelta di adottare, già dal 24 febbraio, rigide misure di prevenzione per sbattere le porte in faccia al contagio. Le visite dei familiari sono riprese con un protocollo rigido che prevede l’appuntamento e – se possibile – l’incontro all’aperto per tutelare al massimo gli ospiti.

I nonni della residenza del Consorzio Astir, convenzionata con la Asl Toscana Centro, hanno un’età compresa tra i 60 e i 100 anni. In questi mesi sono rimasti in contatto con figli e nipoti grazie alle videochiamate effettuate regolarmente dagli operatori, è stata una grande novità per loro. “Una novità che ha funzionato e che continuiamo a utilizzare. In questo periodo difficile le famiglie ci hanno in sostanza affidato i loro cari, stata una grande prova di fiducia nei nostri confronti”, spiega Veronica Cornaggia, direttrice di Casa di Marta e regista – con il direttore sanitario della struttura, il dottor Andrea Piccini – dell’operazione messa sicurezza dei nonni che ha visto il coinvolgimento anche del Comitato dei familiari di cui è presidente Silvia Mancini.

Regole certe

A Casa di Marta ha funzionato la strategia di mettere in campo immediatamente regole certe e la scelta condivisa da staff e famiglie.

“Questa situazione è sicuramente il risultato di una serie di misure messe in atto già dalla fine del mese di febbraio, ancor prima dei decreti che hanno poi limitato gli accessi nelle strutture e indicato le prescrizioni da attuare  - ricorda Veronica Cornaggia – Tutti gli  operatori, dagli infermieri agli animatori, dai fisioterapisti a chi si occupa di cucina e pulizie, ma anche i familiari si sono attenuti sempre e scrupolosamente a tutte le indicazioni ricevute, permettendoci di ottenere il risultato di cui ad oggi possiamo essere soddisfatti”.

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