Signa

Campo del Crocifisso, entro 90 giorni dovranno essere demolite alcune strutture realizzate senza permessi

Il Comune di Signa è stato di fatto obbligato ad emettere un’ordinanza nei confronti della società sportiva “Signa 1914”.

Campo del Crocifisso, entro 90 giorni dovranno essere demolite alcune strutture realizzate senza permessi
Pubblicato:
Aggiornato:

Gran parte delle strutture realizzate sul campo del Crocifisso a Signa intitolato a Ferenc Puskas andranno demolite entro 90 giorni. Proprio così: pochi giorni prima di Ferragosto l’amministrazione comunale ha adottato l’ordinanza di demolizione per le opere eseguite senza le necessarie autorizzazioni. Da quanto si legge nell’ordinanza, che noi di Bisenziosette siamo in grado di presentare in anteprima, il 27 febbraio scorso è pervenuta agli uffici comunali la segnalazione di una violazione delle norme urbanistiche ed edilizie per opere che costituiscono reato in cui è stato rilevato la realizzazione di un locale ristorazione con struttura in legno, un prefabbricato modulare adibito a cucina, un boxe in lamiera, un casotto in struttura metallica adibito a magazzino, una struttura in pannelli coibentati adibita a spogliatoio, un casotto in legno adibito a biglietteria, altri manufatti e una tribuna spettatori in verosimile ferro zincato. Dalle verifiche eseguite è successivamente emerso che tali opere sono state realizzate in assenza di permesso a costruire. 


Cosa richiede l’ordinanza

Per tutti questi motivi il Comune di Signa è stato di fatto obbligato ad emettere un’ordinanza nei confronti della società sportiva “Signa 1914” che gestisce l’impianto. Con l’atto è stato richiesto di procedere entro e non oltre 90 giorni alla demolizione delle opere realizzate abusivamente. Nei prossimi 3 mesi, pertanto, andrà demolita la struttura che ospita il ristorante, il prefabbricato adibito a cucina, la struttura adibita a spogliatoio, il casotto della biglietteria e la tribuna spettatori. Con l’ordinanza l’amministrazione comunale ha anche richiesto la rimessa in ripristino dello stato dei luoghi procedendo alla rimozione, all’avvio al recupero ed allo smaltimento dei materiali di rifiuti ed ha incaricato, come si conviene, la Polizia Municipale ad accertare il rispetto dell’ordinanza. 


Il commento del sindaco

Adesso andrà dunque valutato come potrà proseguire l’attività sportiva presso il campo del Puskas, diventato negli anni un vero e proprio centro di aggregazione giovanile. Al momento il presidente del Signa Andrea Ballerini ha rinviato a dopo al 30 agosto ogni commento, trovandosi ancora in ferie, mentre il sindaco Giampiero Fossi ha ammesso le criticità rilevate. «Nelle prossime settimane – ha commentato – dobbiamo trovare le soluzioni possibili e perseguibili per salvare la stagione sportiva, stiamo già lavorando per consentire che l’attività possa andare avanti ma al riguardo, avendo accertato l’irregolarità, abbiamo dovuto adottare l’ordinanza. Lavoreremo insieme alla società sportiva per trovare ogni soluzione che consenta di mantenere in essere le attività sportive».

Al lavoro per l’ammodernamento dell’impianto

Al riguardo nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha partecipato al programma innovativo nazionale “qualità dell’abitare” richiedendo un finanziamento a livello governativo per consentire di sfruttare i volumi dei prefabbricati destinati agli spogliatoi dello stadio Puskas per realizzare spazi polivalenti con finalità di centro ludico ed ambienti di aggregazione per giovani ed adulti. Non solo: il programma triennale delle opere pubbliche 2021-2023 prevede, altresì,  la realizzazione di un nuovo spogliatoio presso lo Stadio Puskàs con generale riqualificazione dell’intero impianto sportivo dove, dal 2016 con la variante per il rifacimento del campo,  è stato realizzato un campo in erba sintetica di ultima generazione, destinato al settore giovanile ed invidiato da tantissime società sportive. 
L’ordinanza, emessa il 12 agosto scorso e firmata dal responsabile del settore 3 “Programmazione del territorio”,  è stata adottata non sussistendo motivazioni per non procedere all’emanazione del provvedimento definitivo vista la presenza di un insieme di opere realizzate in assenza di atti autorizzativi. Non resta che vedere quali saranno le soluzioni che l’amministrazione comunale andrà ad individuare, di concerto con la società sportiva, per impedire lo stop alle attività sportive. Si tratterà, in ogni caso, di una soluzione provvisoria per consentire il mantenimento delle attività, visto che è già previsto, nel piano triennale delle opere pubbliche, l’ammodernamento dell’impianto che risulta, adesso, sempre più urgente e non più rinviabile.

Seguici sui nostri canali