CRONACA

Bosco dei Bardi, già conferiti 50 ettari all’associazione

Può aderire chi possiede terreni non coltivati o frammentati per recuperare l’utilizzo in Val di Bisenzio

Bosco dei Bardi, già conferiti 50 ettari all’associazione
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Sono 50 gli ettari conferiti finora all’associazione fondiaria no profit Bosco dei Bardi, nata per mettere in salvo i terreni abbandonati della Val di Bisenzio. 12 proprietari hanno deciso di contribuire alla costituzione dell’associazione, che si propone di tutelare l’ambiente recuperando il paesaggio agro forestale, curare il territorio e prevenire il dissesto, ma anche creare opportunità di lavoro e magari supportare i progetti sociali promossi dai Comuni. I 50 ettari che costituiscono la prima base del progetto interessano terreni a bosco, castagneti da frutto e vecchi seminativi abbandonati.

Associazione no profit

“Si tratta di aree che si trovano a gruppetti di 2-3 ettari sparsi sulla vallata - spiega Luca Bartoli, dottore forestale che ha promosso la nascita dell’associazione - abbiamo un nucleo consistente sotto la rocca di Cerbaia e a Montepiano, diversi nuclei a Cavarzano e Alpe e anche a San Quirico e sul lato del Carigiola che si trova nel Comune di Cantagallo”.

Bartoli rinnova l’appello ai proprietari dei terreni privati e pubblici. “L’alta Vallata ha un patrimonio forestale importante ma circa l’80% dei boschi sono incolti, questo progetto mira a raggruppare i terreni abbandonati per proporre la loro manutenzione anche attraverso accordi con le aziende locali promuovendo un uso economicamente sostenibile e produttivo”, sottolinea.

Il progetto, che ha il pieno appoggio del Comune di Vernio e il patrocinio del Comune di Cantagallo e dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, verrà candidato nelle prossime settimane a un bando del ministero dell’Agricoltura e Foreste e potrebbe diventare un tassello fondamentale per la valorizzazione dei mestieri del bosco.

Possono aderire coloro che hanno a disposizione terreni non coltivati, frammentati o anche difficilmente raggiungibili di cui vogliono recuperare l’utilizzo. L’associazione che è senza scopo di lucro, attraverso i soci e i volontari si occuperà della manutenzione dei terreni e anche dei cosiddetti terreni silenti, quelli di cui non si conoscono neppure i proprietari (almeno il 35% del totale).

Per informazioni e adesioni contattare direttamente Luca Bartoli (cell. 340 5441528) oppure inviare una mail a boscodeibardi@gmail.com.

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