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Bollette choc, Rsa al collasso

«C'è anche una speculazione».

Bollette choc, Rsa al collasso
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Bollette choc, Rsa al collasso

«I rincari sono iniziati nello scorso inverno ma si attestavano a un 10-20 per cento che può sembrare tanto ma rispetto a quello che sta accadendo adesso non è nulla: in estate l'energia elettrica è salita addirittura del 300 per cento. Basti pensare che lo scorso anno a luglio e agosto avemmo bollette per circa 2.000 euro in entrambi i mesi, nel 2022 sono salite quasi a 8.000». A lanciare il grido d'allarme per il settore dell'assistenza anziani è Alessio Gratelli, amministratore delegato del consorzio “il Borro”, presente in 18 residenze sul territorio
fiorentino (sia Rsa che Ra), con una gestione diretta e indiretta di 800 posti letto. Il 12 ottobre ci sarà una riunione di diversi gestori in cui si potrebbe decidere addirittura lo sciopero delle bollette da parte del settore.

Gratelli, in Toscana sono 12.8000 i posti letto totali e più o meno altrettanti i dipendenti, senza considerare l'indotto. Da voi il problema non è neanche risolvibile abbassando di qualche grado la temperatura in struttura come succede da altre parte, visto che gli anziani non possono certo stare al freddo.

«Per fortuna il clima adesso è clemente e questo ci consente di aspettare ad accendere il riscaldamento. Rispetto ai privati però noi siamo in deroga e quindi possiamo utilizzare il riscaldamento in anticipo: di sicuro lo faremo».

Cosa auspicate per migliorare la situazione? Basterà un intervento dello stato?

«Analizando la bolletta del gas, ho visto che un piccolo intervento c'è già stato, ma non in maniera sufficiente. In realtà il prezzo del 2020 è raddoppiato quindi non so come possa esserci questo movimento da Roma. Anche perché penso ci sia in atto una speculazione. I prezzi
dell'energia negli altri stati non sono aumentati così tanto, magari un 10-20 per cento: non certo del 300 per cento come da noi. Senza contare tutti gli altri incrementi che ci sono per le materie prime, dal cibo al prezzo dei pannoloni. Insomma tutto quello che riguarda la cura dell'anziano».

Sull'argomento è intervenuto anche il presidente del consorzio che lei rappresenta -Massimo Mattei - con un lungo post su Facebook in cui dice che bisogna intervenire in fretta altrimenti rischia di essere tardi. Lui cita anche un amico ristoratore il quale è sicurissimo che qualcosa si muoverà. Mattei spiega di non essere così fiducioso: qual è la sua posizione, Gratelli?

«Appoggio in pieno quello che ha scritto Massimo perché ogni mese di ritardo sono margini importanti che si perdono. Con tutti gli aumenti che siamo stati costretti a fronteggiare, da inizio anno a oggi abbiamo buttato al vento il margine che potevamo avere per fare altri investimenti: se non ci saranno interventi, da settembre a dicembre per noi sarà tutto in perdita».

Nella foto Alessio Gratelli

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