Da Bisenziosette

Benedetta Drovandi, la pasticcera di successo di Malmantile

La storia della 26enne di Malmantile Benedetta Drovandi che sta spopolando col suo blog dedicato alla pasticceria: non si ferma mai con gli studi e gli aggiornamenti e si era raccontata sul nostro settimanale.

Benedetta Drovandi, la pasticcera di successo di Malmantile
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La storia di Benedetta Drovandi, 26 anni, una vita finora spesa dietro la sua passione per la pasticceria che l'ha fatta girare fra Montelupo, Belluno ed il ritorno a Lastra a Signa dove sta spopolando con il suo blog. La storia è stata pubblicata il 7 agosto scorso sul nostro settimanale, Bisenziosette.

La passione di Benedetta Drovandi

«La pasticceria è la mia vita ma pur avendo consegnato tanti curriculum non sono ancora riuscita a trovare un nuovo impiego. Per questo non mi sono persa d’animo e ho aperto il mio blog, un dolce angolo di creatività, per dimostrare ciò che so fare e avvicinare chi non conosco ad una delle più goduriose passioni che esistano al mondo».

Sono state queste le prime parole che Benedetta Drovandi, 26 anni di Malmantile, ha rilasciato al nostro giornale quando l’abbiamo contattata per conoscerla meglio. La sua storia ci ricorda come i sentieri della vita non siano sempre lineari e come, soprattutto nei momenti più complicati, sia necessario trovare nuovi stimoli per affrontare la salita.

«Fin da piccola – ha commentato – sono sempre stata una persona dalle mille idee, ma non ho mai avuto un hobby o interessi particolari, fin quando ho  scoperto il mondo della pasticceria che mi ha permesso di fare e sognare allo stesso tempo. Poter creare con le mie mani qualcosa che rende felici le persone, ed addolcisce il monotono fine giornata, è stato per me straordinario.  Così ho intrapreso il mio viaggio, partendo dalle basi, ho frequentato un corso di pasticceria (terminato con ottimi voti) e dopo lo stage sono rimasta a lavorare per tre anni presso una nota pasticceria di Montelupo. Non ho però mai spesso di crescere e formarmi ed ho continuato a frequentare corsi di pasticceria vegana e panificazione gluten free. Circa un anno fa – ha proseguito Benedetta - ho rischiato il tutto per tutto ed ho deciso di intraprendere un corso di quattro mesi rivolto alla cioccolateria. Così, volendo perfezionarmi maggiormente, ho lasciato spontaneamente il mio lavoro e mi sono trasferita a Belluno per gettarmi nello studio delle tecniche di lavorazione e produzione del cacao. Ritornata a Lastra, però, nonostante i molti curriculum inviati, non ho più trovato lavoro. La pasticceria, purtroppo, è una professione tendenzialmente maschile ed il fatto che, seppur giovane, sia già sposata da due anni e in futuro desideri avere dei figli, non mi avvantaggia certo nel trovare lavoro».

Benedetta, però, non si è arresa e durante il lockdown ha sfornato decine di dolci bontà che oggi svettano sul nuovo blog.

«Come sempre – ha spiegato – lotto per farmi valere e cosi nelle scorse settimane ho aperto il mio blog “www.lemiedolcezzeenon.it”,dove ho inserito le foto e le ricette di tutti i dolci preparati mentre c’era l’emergenza sanitaria nella ferma speranza di attirare l’interesse di qualche bottega o maestro pasticcere. In pochi giorni il blog ha già raggiunto le 700 visualizzazioni e spero davvero che possa aiutarmi per avere una nuova opportunità di lavoro. In tutti questi anni – ha proseguito – in laboratorio non mi sono mai tirata indietro, ho lavorato anche durante i turni di notte, cercando di puntare sulla qualità, la stagionalità e la ricerca dei sapori del territorio. In queste ultime settimane, nel mio piccolo ma fedele «cucinotto» di casa, mi sto dilettando nella preparazione di dolci con il frutto della passione ed altri frutti esotici, perché cerco di non smettere mai di crescere ed imparare tecniche e gusti nuovi».

Benedetta è una vera e propria artigiana dolciaria che oggi sogna di poter nuovamente lavorare per poi avere le risorse per aprire un’attività tutta sua.

«Magari un agriturismo, oppure una bakery o un food truck con piatti gourmet. I sogni nel cassetto – ha aggiunto – sono molti e spero in futuro di poterli realizzare almeno in parte».

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