L'udienza di convalida

Arezzo, sparò e uccise la moglie malata di Alzheimer: l'uomo non ha risposto alle domande del giudice

L'uomo aveva subito avvertito i vicini. Ora si trova in carcere ma i legali chiederanno una misura alternativa alla detenzione

Arezzo, sparò e uccise la moglie malata di Alzheimer: l'uomo non ha risposto alle domande del giudice
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Non ha risposto alle domande del gip Alessandro Sacchi, l'80enne che ha ucciso la moglie, Serenella Mugnai, 72enne, malata di Alzheimer. E' ancora troppo scosso hanno spiegato i legali all'uscita dal carcere aretino di San Benedetto, dove l'uomo si trova rinchiuso con l'accusa e' di omicidio volontario aggravato dal vincolo del matrimonio.

L'udienza di convalida

Nella mattina di luned' 24 giugno c'è stata l'udienza di convalida dell'arresto, al temine della quale il giudice si e' riservato. L'uomo e' difeso dagli avvocati Piero Melani Graverini e Stefano Sacchi, peraltro nipote dell'80enne. Non appena ci saranno i tempi tecnici utili, i legali chiederanno una misura cautelare alternativa alla detenzione, mentre  l'abitazione dell'uomo attualmente e' sotto sequestro

L'omicidio dopo una discussione

Sacchi ha sparato e ucciso la moglie con un colpo di pistola al culmine di una lite. Successivamente era stato arrestato dalla Polizia consegnandosi senza opporre nessun tipo di resistenza. E' accaduto poco la mezzanotte di giovedì 20 giugno ad Arezzo nel quartiere Giotto, una delle zone bene della città toscana.

L'Alzheimer e le difficoltà di curare la moglie

L’uomo, 80 anni, italiano, non aveva precedenti penali. La dinamica del delitto deve essere ancora ricostruita ma l'anziano avrebbe raccontato agli agenti di aver agito in quanto logorato dalla grave malattia della consorte, una 72enne da tempo affetta da Alzheimer e di cui faticava a prendersi cura. Alessandro Sacchi – questo il nome dell'uomo ha così sparato alla moglie, Serenella Mugnai. Per compiere il femminicidio l'uomo avrebbe usato una vecchia arma appartenuta al padre e poi ereditata.

Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

“Chiamate qualcuno, ho ucciso Serenella”, le parole ai vicini

“Chiamate qualcuno, ho ammazzato mia moglie” ha detto ai vicini dopo aver compiuto il gesto. Immediata la telefonata al numero unico dell'emergenza 112, che ha subito inviato sul posto una Volante della Polizia e un'ambulanza. Ma ormai era troppo tardi per tutto, tranne che per arrestare l'anziano, portare via il cadavere e compiere i rilievi.

Il fermo per omicidio volontario aggravato

Sul caso indaga la squadra mobile della Questura di Arezzo guidata da Davide Comito. A coordinare l’inchiesta in procura il Pm Marco Dioni.  Gli agenti – cui l'uomo si è subito consegnato quando sono arrivati presso la sua abitazione – lo hanno accompagnato in questura, dove gli è stato notificato il decreto di fermo per omicidio volontario aggravato dal rapporto coniugale. L'80enne era in stato di choc.

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