A Prato e Firenze sciopero dei rider, CGIL: "Categoria sfruttata. Chiesto incontro urgente"
Per la serata di sabato 11 gennaio 2025, nel capoluogo non saranno effettuate consegne. La mobilitazione è stat indetta da Nidil Cgil
Rider delle piattaforme del food delivery Glovo (Foodinho Srl) e Deliveroo (Deliveroo Italy Srl) in stato di agitazione. Nella serata di ieri, venerdì 10 gennaio 2025, sciopero a Prato dalle ore 20-24 con massiccia e compatta adesione dei rider, i quali non hanno risposto alle richieste di fare le consegne. Previsto invece per oggi sabato 11 gennaio lo sciopero a Firenze (ore 19-24). Ad affermarlo è la CGIL di Firenze in una nota.
A spiegare le ragioni della mobilitazione indetta da Nidil Cgil sono Mattia Chiosi di Nidil Cgil Firenze e Fabio Capponi di Nidil Cgil Prato-Pistoia
"Da troppi mesi le paghe stanno calando, mentre le tratte e le aree si stanno estendendo e, attraverso meccanismi come il pagamento come singola di una consegna doppia, tendono a impoverire ulteriormente una categoria sfruttata e priva di tutele. A tutto questo si sommano i blocchi degli account legati ai permessi di soggiorno o non motivati dalle piattaforme; soprattutto di fronte a segnalazioni di clienti e ristoratori. Si evince che nella catena delle consegne il rider è il soggetto su cui si scarica la conflittualità dei rapporti e la gran parte del rischio di impresa”.
“In merito a quest'ultima riflessione - continuano i due sindacalisti - ci sono i casi in cui se il cliente prova a truffare la piattaforma dicendo di voler pagare in contanti e all'arrivo del rider mostra solo la carta, a rimetterci è il rider. Un tour nell'iniquità per arrivare, sul fronte sicurezza sul lavoro, al rischio cui sono esposti che ha mietuto l'ennesima vittima la sera del 30 dicembre a Milano. Vogliamo rappresentare la nostra solidarietà e contrastare il cottimo garantendo una paga legata alla disponibilità e non esclusivamente al tempo di consegna”.
Concludono Chiosi e Capponi: “Abbiamo chiesto a Glovo e Deliveroo un incontro urgente per affrontare il tema delle condizioni dei rider, divenute difficilmente sopportabili per la loro dignità. Qualora non si arrivasse ad una trattazione e ad una risoluzione dei problemi elencati, ci riserviamo di comunicare il permanere dello stato di agitazione”.