A Firenze undici persone positive al vaiolo delle scimmie: in sette erano alla stessa festa di Capodanno
Le condizioni dei contagiati non destano allarmismo, così come un ulteriore contagio. La Regione ha comunque segnalato al Ministero i casi
Sono adesso undici le persone a Firenze risultate positive al cosiddetto "vaiolo delle scimmie". Il primo caso del virus è stato segnalato da un medico di base del Mugello, con conseguente conferma dopo delle analisi. Avviate le indagini per risalire ad altri possibili contagi, sono stati individuati altri 10 soggetti.
L'ultimo di essi accertato nella giornata di ieri, martedì 30 gennaio 2024. Il contagio risalirebbe alle festività natalizie e in particolare, scrive il Corriere Fiorentino, 7 degli infetti, tutti giovani, per Capodanno avrebbero infatti partecipato a una serata in un locale gay di Firenze. Questi 7 casi sono emersi dieci giorni fa, altri 3, sui cui collegamenti si sta indagando, negli ultimi giorni. La maggior parte dei positivi, 9, sono residenti nella provincia di Firenze, un altro nella Asl Nord Ovest e uno nella Sud Est.
"Casi tutti gestiti"
"Gli undici casi di vaiolo delle scimmie diagnosticati in Toscana sono stati tutti prontamente gestiti dalle aziende sanitarie - spiegano dagli uffici dell’assessorato al diritto alla salute - I servizi di igiene pubblica hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare eventuali contatti e hanno proceduto, nei giorni scorsi, a notificare i casi al Ministero della salute. Il contagio risalirebbe al periodo delle festività natalizie".
"Sono state messe in atto tutte le misure individuate nella circolare ministeriale che prevedono autoisolamento e informazione sulle misure igieniche i comportamenti da attuare, al fine di prevenire la diffusione ad altre persone della malattia. La Regione, con i settori competenti, è in stretto contatto con le Asl per un monitoraggio costante della situazione, che si presenta come stabile e sotto controllo".
Nessun allarmismo
Le persone in questione provengono da varie zone della Toscana ma 7 di essi avrebbero in comune l'aver frequentato la stessa discoteca sita nella provincia di Firenze.
Nessuno dei contagiati desta preoccupazione per le sue condizioni di salute poiché il virus ha conseguenze meno gravi rispetto al vaiolo. La Regione ha comunque proceduto a inviare una segnalazione al Ministero della Sanità. A riportare la notizia è La Repubblica.
I 31 casi del 2022
Peraltro, non si tratta del primo caso avvenuto in Toscana, dove era già accaduto anche nel 2022 con ben 31 casi accertati. In Italia al tempo furono 662 quelli confermati, di cui 31 appunto nella nostra Regione. Per l'ampio numero di casi a livello nazionale, il Ministero della Salute ideò un piano di distribuzione del vaccino antivaiolo Jynneos, fornito dalla Commissione europea.
Il primo di essi avvenne ad Arezzo, dove un uomo di 32 anni si contagiò durante una vacanza alle Canarie. Ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale San Donato, l'uomo presentò rapidamente i sintomi al suo rientro in Italia.
Cos'è il "vaiolo delle scimmie"?
Il vaiolo delle scimmie è una malattia infettiva che si manifesta con eruzioni cutanee e febbre alta. Questa malattia è conosciuta anche come Monkeypox ed è causata da un virus affine a quello del vaiolo umano. Pur essendo meno grave del vaiolo, la sua comparsa fuori dalle aree tradizionali solleva sempre preoccupazioni.
Il virus del vaiolo delle scimmie, scoperto per la prima volta nel 1958, si pensa abbia origine da piccoli roditori e scoiattoli nelle foreste pluviali africane. Sebbene il contagio all’uomo sia raro, esso può avvenire tramite contatto diretto con animali infetti o i loro fluidi.
I sintomi
I sintomi includono febbre, brividi, dolori muscolari e comparsa di vescicole e pustole. L’OMS indica che la trasmissione tra umani avviene principalmente tramite goccioline respiratorie, ma anche attraverso il contatto diretto con lesioni cutanee o superfici contaminate. Anche indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone. Nonostante il vaiolo delle scimmie non sia una malattia sessualmente trasmissibile, la sua trasmissione durante rapporti sessuali è possibile a causa del contatto ravvicinato e scambio di fluidi.
Generalmente, la malattia tende a regredire autonomamente in 1-2 settimane senza terapie specifiche, ma può essere più grave nei bambini. Esistono due ceppi: quello del Congo e quello dell’Africa occidentale, quest’ultimo meno letale. Al fine di proteggere se stessi e gli altri, il Ministero della Salute nella Circolare del 2 agosto 2022 prevede che i casi confermati e sospetti di Mpox si mettano in autoisolamento. Chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo delle scimmie deve contattare immediatamente il proprio medico.
Cura e vaccino
Per curarlo è stato approvato il farmaco antivirale Tecovirimat, efficace anche contro il vaiolo. Inoltre, esiste un vaccino, Jynneos, approvato negli USA, principalmente per persone con compromissioni immunitarie. Le persone vaccinate contro il vaiolo potrebbero avere una parziale protezione anche contro il vaiolo delle scimmie.
Nonostante non esista ancora un trattamento specifico per il vaiolo delle scimmie, è possibile ridurne l’impatto attraverso misure di prevenzione e l’uso di antivirali esistenti. La consapevolezza pubblica e la prevenzione attiva rimangono fondamentali per controllare la diffusione di questa malattia. Per ulteriori informazioni e specifiche è possibile consultare il sito dedicato del Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/vaioloScimmie/homeVaioloScimmie.jsp.