I dati

Trentanove verbali elevati in trentuno giorni... fra questi tanti abusi edilizi

Oltre la metà riguardano l’operazione congiunta di polizia municipale, polizia provinciale e Arpat in via del Verginino

Trentanove verbali elevati in trentuno giorni... fra questi tanti abusi edilizi
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Trentanove verbali elevati in trentuno giorni. Più di uno al giorno quindi, se volessimo trarne una media (1,25 per l’esattezza). E questo solo per quanto concerne l’ultimo report dello scorso luglio, in attesa che il Comune renda noto a breve il computo relativo al mese scorso. Di questi, oltre la metà riguardano l’operazione congiunta di polizia municipale, polizia provinciale e Arpat in via del Verginino. Gli abusi edilizi e le varie irregolarità ad essi collegate insomma, in città continuano ad essere numerosi. E’ il punto su un tema che periodicamente torna in auge nel dibattito cittadino, solitamente a seguito dei monitoraggi (e delle azioni) effettuati dagli organi competenti. E delle ultime multe elevate dicevamo, ben ventidue sono connessi all’indagine dello scorso 7 luglio portata avanti da municipale, provinciale ed Arpat in un contesto urbanistico di terreni agricoli in via del Verginino che ha portato al sequestro di venticinque aree e alla denuncia di venti persone. Un’opera congiunta condotta su un’area di circa 16mila metri quadrati totali, era finalizzata alla verifica dell’effettiva attività che veniva svolta all’interno della vasta zona, dove gli agenti hanno accertato la presenza di rifiuti abbandonati, principalmente provenienti da attività di demolizione e costruzione, gestione illegale di rottami ferrosi e parti di veicoli, anche bruciati illegalmente, nonché abusi edilizi di vario genere come depositi di materiali, capanne e ricoveri per animali. In alcuni punti si sono rinvenute tracce di combustione illecita di rifiuti. Le ipotesi di reato contestate sono quelle di violazioni edilizie e ambientali. Ogni area esaminata in quell’occasione è stata posta sotto sequestro penale preventivo e tanto i proprietari quanto i locatari degli appezzamenti di terra sono stati identificati. Ma se quello è stato il caso più eclatante, ovvero quello che presentava il maggior numero di violazioni, se ne sono verificati altri. Sempre legati all’abusivismo, iniziando dalla costruzione o dalla modifica di manufatti senza le autorizzazione necessarie a costruire. Gli agenti hanno rilevato irregolarità in un immobile di via Vincenzo da Filicaia, in sette appartamenti di via Giovanni Castagnoli (per otto sanzioni elevate in tutto) in due stabili di via Ettore Strobino (due multe) in due abitazioni di via del Poggiolo e in altrettante di via Argine del Fosso (due contravvenzioni a testa in entrambi i frangenti). Una multa ha infine riguardato un immobile di via Pistoiese e tre sono state comminati ai titolari di un edificio di via Attilio Nuti. A riprova di come il fenomeno sia particolarmente diffuso anche in ambito cittadino e non distante dal centro (vedasi il caso di via Pistoiese) e non solo negli ambiti più periferici e verdi. E che è proseguito anche nei mesi contrassegnati dalle restrizioni anti-contagio voluti dal governo, visto che gli ultimi conteggi dell’Unità operativa abusi edilizi del Comune non sembrano aver evidenziato variazioni significative. Il numero è rimasto costante ed è ovviamente legato a doppio filo sia alle segnalazioni dei cittadini (che talvolta danno l’input agli interventi) che all’iniziativa degli organi di controllo. E il presidente della Provincia Francesco Puggelli, nell’evidenziare l’operato della polizia provinciale nel contrastasto all’abusivismo, non ha nascosto la consistenza della problematica e ha lasciato intendere che le operazioni continueranno con la medesima verve anche in futuro. Del resto, è il contesto che lo richiede. «Purtroppo queste attività illecite sono ancora diffuse sul territorio – ha commentato - e l’azione dei corpi di polizia specializzati, assieme alla collaborazione con Arpat, è fondamentale per individuare e stroncare comportamenti di questo tipo».

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