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Tari in aumento in Toscana, è la quinta regione più cara d'Italia: Pisa al secondo posto tra le città

Tutti i dati della Toscana dal report annuale di Cittadinanzattiva: raccolta differenziata finalmente in media, troppi i rifiuti in discarica

Tari in aumento in Toscana, è la quinta regione più cara d'Italia: Pisa al secondo posto tra le città
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Come ogni anno dal 2004 ad oggi, ha visto la sua pubblicazione il Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva. Il report sui rifiuti urbani rientra nelle attività con le quali Cittadinanzattiva si impegna a promuovere e facilitare il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU, in particolare del Goal 11 e del Goal 12. 

L'indagine in particolare ha interessato le tariffe rifiuti applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024, e ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. I costi rilevati sono comprensivi di Iva (ove applicata) e di addizionali provinciali. Dalla classifica regionale stilata nell'analisi la Toscana risulta essere la quinta regione d'Italia in cui la Tari è più cara.

Tari 2024, i dati per regione

Il trend in Italia

Il trend nazionale racconta di una crescita della spesa media sostenuta dalle famiglie per i rifiuti (€329 nel 2024, con un aumento del 2,6% rispetto all'anno precedente) ma di un miglioramento anche della raccolta differenziata. Seppur con dieci anni di ritardo, finalmente nel 2022 si è superato l’obiettivo del 65% di rifiuti differenziati a livello nazionale: siamo al 65,2%, +1,2% rispetto al 2021.

A livello di aree geografiche anche in questo caso il Nord si posiziona al primo posto (71,8%) seguito da Centro (61,5%) e Sud (57,7%).  A livello di capoluoghi di provincia, la percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 65% è stata raggiunta da poco più della metà di essi (57%), con oramai 12 anni di ritardo. Continuiamo inoltre a smaltire in discarica in media il 17,8% dei rifiuti urbani prodotti, percentuale che supera il 30% in diverse regioni, e arriva al 77% in Molise.

Secondo i dati raccolti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia nel 2022 sono state prodotte circa 29,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (-1,8% rispetto al 2021). La maggioranza dei rifiuti urbani in Italia è prodotta nel Nord (47,6%) seguito dal Sud con il 31% e infine dal Centro (21,4%). La produzione pro capite è di circa 494 chilogrammi per abitante (-1,6% rispetto al 2021), con valori più elevati al Centro (532 Kg/ab.) seguito dal Nord (506 kg/ab.) e dal Sud (454 Kg/ab.).

Altra questione di rilevante importanza è rappresentata dalla spesa che i cittadini sono chiamati a sostenere per la raccolta e la gestione dei rifiuti urbani. Dall'indagine di Cittadinanzattiva, sui 111 capoluoghi di provincia e relativa ad un nucleo familiare composto da tre persone e abitazione di 100 metri quadri, viene fuori un costo medio di €329 con un aumento del 2,6% rispetto all'anno precedente (i costi rilevati sono comprensivi di Iva, ove applicata, e di addizionali provinciali).

I dati in Toscana

In Toscana nel 2022 sono stati prodotti 2.153.005 milioni di rifiuti con una percentuale di raccolta differenziata del 65,6%, in crescita rispetto all'anno precedente. Un dato che permette alla nostra regione di scavalcare - seppur di appena 0,4 punti percentuali - la media nazionale, un risultato che comunque era stato richiesto nell'ormai lontano 2012. La percentuale di rifiuti smaltita in discarica tocca invece il 35,7%, in crescita rispetto al precedenti report e oltre il doppio rispetto alla media nazionale.

Tari 2024, i dati della Toscana

La Tari in Toscana

Dall’analisi di Cittadinanzattiva sulla Tari emerge che la spesa media annuale per la famiglia tipo individuata è di €329 con un aumento del 2,6% circa rispetto all'anno precedente. Le regioni in cui si rileva la spesa media più bassa è il Trentino Alto Adige (€203), nei cui capoluoghi di provincia è applicata la tariffa puntuale. Al contrario, la regione con la spesa più elevata è la Puglia (€ 426,50) con un aumento di oltre il 4% rispetto all'anno precedente.

La Toscana si inserisce come detto al quinto posto con 373€ e un aumento rispetto all'anno precedente (360€) del 3,8%. Un dato che la pone ben al di sopra della media nazionale di 329€, dietro oltre alla già citata Puglia, soltanto a Campania (407€), Sicilia (390€) e Lazio (376€).

Tari 2024, Pisa è la seconda città più cara d'Italia

Pisa seconda città più cara

Dai dati regionali passiamo ai provinciali in cui spicca - purtroppo - per la Toscana la città di Pisa al secondo posto tra i capoluoghi di provincia in cui la Tari è più cara in tutta Italia. Pisa si pone sul secondo gradino del podio con una media 512€ nel 2024 (in aumento rispetto al 2023 di 31€) dietro soltanto a Catania (594€). Anche a chiudere la top 10 troviamo un'altra toscana, ovvero Pistoia, con spese in media pari a 448€.

Rispetto al 2023 infine, sono state riscontrate variazioni in aumento in 84 capoluoghi, variazioni in diminuzione in 20 capoluoghi e situazioni sostanzialmente invariate nei casi restanti. Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia della Toscana, troviamo Grosseto come una delle città in cui vi è stato un maggiore aumento (7,7% per una Tari media di 399€), così come la suddetta Pisa con un aumento del 6,4%. A Lucca si è registrato un aumento del 5,2% (323€ di Tari), a Carrara del 4,6% (413€), a Massa del 4,1% (415€), Arezzo del 3% (385€) e Firenze del 2,6% (299€).

Discreto calo invece per la Tari a Prato (336€) e Pistoia (448€), rispettivamente 2,4% e 2,1%. Si registra una piccola diminuzione anche a Livorno e Siena (entrambe dello 0,5%) con una tari rispettivamente di 352€ e 222€ in media. Il dato senese è il più basso di tutta la Toscana, molto al di sotto della media nazionale. In generale in Toscana possiamo dunque riscontrare una media di 373€ per la Tari 2024, in aumento del 3,8% rispetto al 2023 quando si attestava sui 360€.

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Tari 2024, la variazione rispetto all'anno precedente

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