Prato, assalto con spranghe ai lavoratori in sciopero: il sindacato Sudd indice una "manifestazione antimafia"
"Erano in cinque". Quattro feriti lievi, poi il corteo di protesta nella notte
Il Sudd Cobas in una nota parla di "attacco squadrista al picchetto", organizzato dallo stesso sindacato. Nella notte tra martedì 8 ottobre e mercoledì 9 ottobre intorno all'1.30, un commando ha aggredito con mazze di ferro quattro persone che si trovavano al presidio di protesta ai cancelli della pelletteria Confezione Lin Weidong, a Seano, frazione di Carmignano, nel Pratese.
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Quattro feriti e minacciati
Quattro le persone ferite, si spiega: si tratta di due italiani che appartengono al sindacato Sudd Cobas - tra cui il coordinatore Luca Toscano - e due lavoratori pakistani. Sono stati tutti trasportati in ospedale a Prato e medicati.
"La prossima volta vi spariamo", avrebbero detto i componenti della banda, composta da 5 persone.
Le indagini e i sospetti
Mentre la Procura di Prato ha aperto un fascicolo per lesioni e minacce gravi, sul caso indagano i carabinieri, che hanno immediatamente raccolto le testimonianze dei feriti: secondo quanto riferito da quest'ultimi ad aggredirli sarebbero state persone italiane:
"Assoldate da un sistema mafioso - afferma in una nota Sudd Cobas - che controlla il distretto e cerca di mettere a tacere i lavoratori e il sindacato che li organizza. Lavoratori che lottano per il diritto di lavorare con dignità 40 ore a settimana invece che 12 ore al giorno 7 giorni su 7".
Lo sciopero e la manifestazione
Appresa la notizia dell'assalto al picchetto e delle vittime in ospedale, i lavoratori della Acca di Seano e di altre ditte sono entrati in sciopero per tutto il turno notturno: decine di operai hanno dato vita, nel cuore della notte, ad una manifestazione spontanea nel centro storico di Prato.
Lo sciopero era attivo in ben cinque ditte del distretto dell’abbigliamento di proprietà cinese, a partire da domenica 6 ottobre. La richiesta dei lavoratori è quella di avere contratti regolari e orari dignitosi "da 40 ore a settimana", rispetto alle 12 ore di lavoro per sette giorni a settimana contro cui si schierano.
"I protagonisti di questo (e dei prossimi) Strike Days sono gli operai delle piccole e piccolissime imprese, dove il processo produttivo viene frammentato per frammentare le possibilità di organizzazione. Dove il superfruttamento, spesso, si fa ancora più violento", si legge sulla pagina Instagram di Sudd Cobas Prato-Firenze.
"La sfida e l’obiettivo è dimostrare che in questo distretto chi si ribella al supersfruttamento non è più solo. Non importa se in fabbrica al suo fianco ci sono 30 o 3 colleghi. C’è una comunità operaia e solidale che può e vuole fare la differenza. Perchè i diritti o sono per tutti o non sono".
I precedenti e le promesse
"Non è la prima volta che avvengono aggressioni ai picchetti organizzati dal Sudd Cobas nel distretto pratese. "Ci attaccano - afferma oggi Sudd Cobas – perché gli scioperi vincono e trasformano pezzo dopo pezzo questo distretto, come dimostrato in questi giorni di Strike day. La mobilitazione nei prossimi giorni si farà più forte".
Le vittorie dello Strike Day
"La fabbrica Zipper di Seano ha appena firmato l'accordo 8x5! Dopo le vittorie e la regolarizzazione dei lavoratori alla Tessitura Sofia ed alla Stireria Tang, continua lo sciopero alla Pelletteria Confezioni LIN. Lo Strike Day continua con l'indicazione a tutti i solidali a convergere sul picchetto di Seano, in via Galileo Galilei", ha festeggiato sui social il sindacato mercoledì 9 ottobre.
"Domani, invece, si svolgerà il tavolo sindacale con la 3Desy dove l'azienda ha già aperto la trattativa per la regolarizzazione di tutti i lavoratori. L'obiettivo era sindacalizzare l'insindacalizzabile e portare la lotta 8x5 nella giungla dei laboratori del supersfruttamento del "made in Italy" . Lo stiamo facendo. Lo Strike Day vince, e continua".
Manifestazione antimafia
Dopo i fatti accaduti nella notte tra martedì 8 ottobre e mercoledì 9 ottobre, il sindacato SUDD ha indetto per domenica 13 ottobre alle ore 17:30 una manifestazione antimafia con concentramento sempre in Via Galilei a Seano.
"Facciamo appello al territorio, ai comitati, alla società civile, al mondo dell’associazionismo per manifestare e reagire uniti all’aggressione squadrista e mafiosa ai danni dei lavoratori che scioperano contro il sistema delle 12 ore 7 giorni nel distretto. Rompiamo il silenzio, mettiamo la solidarietà contro l’omertà, accendiamo i riflettori sulle zone d’ombra, difendiamo insieme il diritto di lottare per lavorare 40 ore alla settimana e non più 84. La manifestazione tornerà tra i capannoni che continuano a lavorare anche di Domenica, per ritornare a pretendere la fine del sistema 12x7, per la seconda domenica di strike day".
Le parole di Giani sull'accaduto
"Quanto accaduto a Seano agli operai che stavano manifestando davanti alla pelletteria Lin Weidn, non è degno di una terra civile come la Toscana, che è stata teatro di lotte per i diritti sindacali e che ha legato saldamente la sua tradizione manifatturiera alla sostenibilità ambientale e sociale del lavoro”. A dirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che sottolinea, oltre all'indignazione per quanto avvenuto ed alla solidarietà nei confronti dei lavoratori, la necessità di una forte azione di controllo da parte delle istituzioni preposte.
"Occorre una forte azione di controllo da parte delle forze dell’ordine, così come già avvenuto anche in passato grazie al progetto ‘Lavoro sicuro’ - aggiunge Giani - Occorre inoltre che sia garantito anche il diritto a manifestare, in modo che anche chi oggi esita o ha timore a far sentire la propria voce, possa trovare il coraggio di rivendicare diritti che nel 2024 dovrebbero essere acquisiti".