Reazioni anche da Roma

L'idea dell'Istituto Europeo a Firenze: Festa d'inverno al posto di Natale. Anzi no

La proposta in un documento interno, ma dopo le polemiche c'è il dietrofront

L'idea dell'Istituto Europeo a Firenze: Festa d'inverno al posto di Natale. Anzi no
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Una politica dell'inclusione che passa anche dalle festività del Natale. Si riassume un po' con questo l'intento dell'Istituto universitario europeo di Fiesole (Firenze). Un piano di eguaglianza etnica, secondo quanto riferiscono dall'Iue. Insomma, nessuna intenzione di eliminare le celebrazioni del Natale. Forse.

Il dubbio rimane perché quel documento che parla di rinominare la festa di Natale in festa d'inverno, di fatto c'è. A diffondere il tutto ci ha pensato l'agenzia Sir, che è venuta a conoscenza di una corrispondenza interna.

La proposta di Eui: "Festa d’inverno al posto di Natale"

Secondo il documento diffuso da Sir, appunto, l'intento dell'Eui sarebbe quello di aderire alle linee guida tracciate dalla nuova prorettrice che si occupa di uguaglianza, diversità e inclusione.

Nel piano si legge: “Le diverse osservanze religiose e culturali rappresentate all'IUE lo faranno essere riconosciuto all'interno del calendario degli eventi e delle attività connesse. Verrà prestata attenzione garantire che la celebrazione delle festività e degli eventi sia comunicata con un linguaggio inclusivo, riconoscere le diverse religioni e credenze”.

Dopo il polverone mediatico, il dietrofront

Ma dopo le polemiche e gli out out come quello di Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega, che ha minacciato di chiedere ufficialmente in Consiglio regionale di annullare il consueto contributo regionale all’Università per la Festa dell’Europa, ecco il dietrofront e le smentite.

"Nessuna intenzione di eliminare le celebrazioni del Natale"

Poi in campo sono scesi l'eurodeputata Susanna Ceccardi (Lega): "Cancellare il Santo Natale significa cancellare la nostra identità".

Reazioni anche da Roma: "Una idea folle e gravissima che offende tutti noi, le nostre radici e la nostra cultura", ha detto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

Non è da meno il vicepremier Antonio Tajani: "Sono sorpreso dalla decisione. Noi siamo fieri del rispetto delle nostre radici cristiane, l’Europa è basata su questo. Non è un caso che l’Italia aveva scelto la Badia Fiesolana come sede".

Il passo indietro e le precisazioni

"L'Istituto Universitario Europeo è un'università internazionale che accoglie un numero sempre crescente di studenti, ricercatori, docenti e personale provenienti da tutto il mondo - hanno fatto sapere da Fiesole - Questo ambiente veramente internazionale richiede una politica di inclusione di culture diverse.

A tal fine, l'Istituto ha recentemente adottato un Piano di uguaglianza etnica e razziale, che raccomanda l'uso di un linguaggio inclusivo nelle varie attività dell'Istituto.

Nondimeno, non sono previste modifiche nella programmazione del party interno di fine anno dell'IUE, che continuerà a presentare attività tradizionali legate al Natale, parte integrante del patrimonio culturale europeo.

Inoltre, contrariamente a quanto riportato in alcuni media, non c'è mai stato alcun piano per eliminare la celebrazione delle festività religiose all'Istituto".

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