Intervento alla tiroide: ospedale di Prato all'avanguardia

 La sala operatoria dell’Ospedale di Prato, al momento unica in area vasta centro, si è dotata del  sistema di neuromonitoraggio intraoperatorio (Nim) dei nervi cranici. 

Intervento alla tiroide: ospedale di Prato all'avanguardia
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La sala operatoria dell'Ospedale di Prato si è dotata del NIM, neuromonitoraggio intraoperatorio dei nervi cranici per gli interventi alla tiroide.

Nella foto il dottor Feroci in un momento dell'intervento.

Intervento alla tiroide

La sala operatoria dell’Ospedale di Prato, al momento unica in area vasta centro, si è dotata del  sistema di neuromonitoraggio intraoperatorio (Nim) dei nervi cranici.

“Questo importante presidio tecnologico – spiega il dottor Francesco Feroci referente della chirurgia della tiroide dell’ospedale di Prato e Pistoia – permette di tenere sotto controllo la funzionalità dei nervi della laringe, superiori e inferiori, deputati alla regolazione del movimento delle corde vocali, durante gli interventi di asportazione della tiroide. Fino ad ora le nostre statistiche ci dicono che il rischio di provocare un danno a questi nervi è molto basso e sicuramente inferiore alla media della letteratura internazionale; da oggi, questo nuovo strumento ci permetterà di potere aumentare ancora di più la sicurezza e la qualità degli interventi per i nostri circa 200 pazienti che ogni anno operiamo di tiroidectomia, migliorando la loro qualità di vita nel periodo postoperatorio”.

Prato diventa centro all'avanguardia

L'introduzione del nuovo sistema pone l'ambito chirurgico tiroideo di Prato tra i centri all'avanguardia per la cura della patologia tiroidea oltre a portare indubbi vantaggi al paziente: la paralisi dei nervi laringei è, infatti, sempre stata una delle complicanze più temute nella chirurgia della tiroide: la lesione di questi nervi può comportare turbe alla voce ma anche problematiche nella respirazione e deglutizione;

il Nim riduce questi rischi e perfeziona l'intervento operatorio.

Valore aggiunto

“Avere a disposizione strumenti tecnologici aggiornati e performanti è un valore aggiunto per assicurare qualità e sicurezza negli interventi, con la possibilità da parte dei pazienti di ridurre il periodo di convalescenza a favore di un ritorno più veloce alla normalità. Grazie alle tecniche chirurgiche minivasive, insieme alle competenze dei professionisti, oggi abbiamo la capacità di eseguire interventi di estrema precisione in zone funzionalmente ed esteticamente importanti” – aggiunge il dottor Stefano Cantafio, responsabile della chirurgia generale del Santo Stefano.

I commenti

Per il dottor Antonio Sarno, responsabile responsabile dell'otorinolaringoiatria di Prato l'interesse è dare al paziente tecnologia di qualità ed empatia : il  paziente con patologia alla tiroide ed alla paratiroide da ora in poi trova un gruppo multidisciplinare (chirurgo generale, otorinolaringoiatra, medico nucleare ed endocrinologo) che si farà carico del suo problema a 360° e sarà capace di risolverlo in tutti i suoi aspetti, sia farmacologicamente che con tecniche chirurgiche tradizionali o mininvasive come la chirurgia trans-orale e la Mivat (tiroidectomia videoassistita) o con tecniche non chirurgiche come la termoablazione a radiofrequenza dei noduli tiroidei.

“Il neuromonitoraggio intraoperatorio del nervo ricorrente – ha sottolineato il dottor Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento chirurgico dell’USL Toscana Centro – è una tecnica validata da molti anni di ricerca scientifica e rappresenta una novità della nostra Azienda Sanitaria, che sta sviluppando, nelle varie sedi, un percorso di Chirurgia Endocrina del Collo sempre più efficiente anche in collaborazione con la dottoressa Cinzia Pupilli, direttore dell' Endocrinologia dell’USL Toscana Centro. Considerando le potenzialità della metodica, grazie all'impegno della nostra direzione generale e sanitaria, abbiamo deciso di investire sia in termini economici che in formazione per sviluppare questa tecnica all’ospedale pratese.”

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