CRONACA

Fissato a settembre l’incontro con Schmidt

Il Comune di Campi Bisenzio ha superato Signa nella definizione dei progetti degli “Uffizi diffusi”?

Fissato a settembre l’incontro con Schmidt
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Il Comune di Campi Bisenzio ha superato Signa nella definizione dei progetti degli “Uffizi diffusi”? Come avevamo lungamente raccontato sulle colonne di Bisenziosette il Comune di Signa, nei mesi scorsi, si era mosso per primo, nell’ambito della Piana Fiorentina, candidandosi ad ospitare le opere oggi dei depositi della galleria museale fiorentina.

L'incontro con Schmidt

Nel mese di giugno l’incontro con il direttore della Galleria Eike Schmidt era già stato fissato ma è poi improvvisamente saltato e rinviato a settembre. Solo a settembre, dunque, si recherà nella città della Paglia e poi nel vicino Comune di Lastra a Signa, per valutare le diverse possibilità che i due Comuni sulle sponde sull’Arno hanno già avanzato. L’obiettivo del progetto di delocalizzazione delle opere oggi mantenute nei depositi, particolarmente sostenuto dal nostro giornale, mira a  rigenerare e valorizzare i territori attraverso l’arte, attingendo allo sterminato patrimonio del museo fiorentino. Lunedì scorso il Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi ha mostrato al Direttore Schmidt la Rocca Strozzi, il castello medievale situato nel centro storico di Campi che nei prossimi anni dovrà essere oggetto di un accurato restauro.

Oltre a essere la sede del museo archeologico di Gonfienti, la Rocca potrebbe essere lo spazio ideale per ospitare iniziative e opere degli Uffizi, con enormi ricadute sul territorio in termini di attrattività turistica e sviluppo economico. «Gli Uffizi diffusi  – ha commentato il primo cittadino di Campi – sono un progetto meraviglioso, con implicazioni sociali, economiche e simboliche enormi: l’arte distribuita nei territori recupera tutto il suo valore civico, e ci fa sentire parte di una grande comunità metropolitana con un patrimonio storico, culturale e sociale unico e condiviso. Grazie ai capolavori degli Uffizi, il nostro centro storico compirebbe un deciso passo verso il futuro». Durante l’incontro il direttore della Galleria ha ritenuto che la Rocca di Campi Bisenzio abbia tutte le caratteristiche per poter diventare una sede degli Uffizi diffusi.

Tutto ciò, però, non potrà avvenire a breve visto che le prime risorse per restaurare la Rocca arriveranno dal ministero solo nel 2026. Per questo il Comune di Signa, nonostante l’incontro con il direttore degli Uffizi non si sia ancora tenuto, può giocare tutte le sue chance proponendo a Schmidt di poter collocare le opere in tre luoghi differenti: all’interno di palazzo Ferroni, ex palazzo pretorio, in una sala del rinnovato museo della Paglia o nell’ex Casermina dei Carabinieri. Se nel caso di Palazzo Ferroni e dell’ex Casermina le opere potrebbero arrivare solo dopo la necessaria riqualificazione degli immobili, all’interno del nuovo museo della paglia alcune opere potrebbero arrivare a breve, già a partire dal prossimo autunno quando il rinnovato museo sarà aperto al pubblico.

Al riguardo i lavori procedono spediti e l’amministrazione comunale ha deciso di restaurare anche il muro di confine tra l’area del museo e via Giosuè Carducci. «Il lavoro, inizialmente non previsto, – ha spiegato il sindaco Giampiero Fossi –  sarà svolto dalle nostre maestranze con l’intento di salvaguardare e valorizzare i graffiti a muraglia che sono emersi su alcune parti dell’antico intonaco del muro». «Per via Mazzini – ha poi annunciato l’assessore Andrea Di Natale – stiamo affinando il progetto di riqualificazione (che riguarda anche le logge) con l’intento di far partire i lavori dopo settembre in modo da evitare il sovrapporsi con la fiera».

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