Ecco perché alcuni di noi odiano il Natale

Lo spirito natalizio è stato oggetto di una ricerca scientifica che spiega il “Grinch” che c'è in te.

Ecco perché alcuni di noi odiano il Natale
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A pochi giorni dal Natale state cercando di inventarvi qualsiasi cosa per dribblare gli inviti a pranzo e cena e siete pronti a barricarvi in casa fingendo di esser partiti per la legione straniera? Insomma, siete anche voi dei “Grinch“? Anche lo spirito natalizio è stato oggetto di una ricerca scientifica, che ha “vivisezionato” proprio gli scontrosi emuli del mostriciattolo anti-Natale.

Odiare il Natale: ecco perché

Il British Medical Journal ha svelato i motivi per cui sono molti ad odiare il Natale e tutte le festività annesse. Il colpevole? La sede del cervello dove risiede lo spirito natalizio e l’esperienze pregresse. Lo psicoterapeuta Adriano Formoso spiega come rendere meno faticoso questo periodo.

I meccanismi cognitivi-cerebrali che fanno odiare il Natale

“Si è scoperto che i circuiti cerebrali attivati dall’odio hanno parecchio in comune con quelli dell’amore. Se per amore si fanno a volte “follie” con gesti estremi in nome dell’amore, nello stesso modo l’odio può indurre a comportamenti estremi accanendoci contro quello che odiamo. Alcune persone subiscono passivamente l’angoscia del periodo natalizio mostrando il loro stato depressivo, altri arrivano persino ad affermare “odio il Natale!”.

Quest’ultima è una forma reattiva caratterizzata da un sentimento di odio che contribuisce allo sviluppo di un forte senso di negatività nella persona attivando a livello cerebrale e cognitivo stati di nervosismo, di malessere e d’irritabilità”.

Consigli utili per sopravvivere

“Per sopravvivere alle situazioni stressanti è necessario sviluppare una grande attitudine, quella di saper tollerare. Questa condizione è spesso fraintesa con il sopportare ma il vero spirito della tolleranza è accettare le differenze.

Il mio consiglio è quindi prima di tutto tentare di capire i motivi per cui il Natale ci irrita, successivamente quello di valutare il proprio livello di tolleranza con l’intento di rafforzarlo. Ma se proprio non se ne è capaci, se ci si sente costretti a vivere il Natale come qualcosa di angosciante, che riporta a un ricordo amaro, a una atmosfera troppo tesa, consiglio di non stare troppo nella propria casa. Meglio allora organizzare un viaggio oppure cercare di passare la serata con gli amici o in un’associazione di volontariato“.

L'ARTICOLO COMPLETO CON L'ANALISI DELLO PSICOTERAPEUTA.

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