Sammezzano, proposta ufficiale della famiglia Moretti per l'acquisto del castello
Il progetto di Giorgio e della figlia Ginevra è stato elaborato con l’obiettivo del recupero e la sostenibilità
C'è una proposta di concordato per l'acquisto del castello di Sammezzano. Ad annunciarlo, la pagina Facebook Save Sammezzano, che ha sempre seguito del vicende del maniero. L'ha presentata la società Smz Srl, amministrata da Ginevra Moretti, la figlia dell’imprenditore fiorentino Giorgio, società interamente partecipata dalla HKC S.r.l. holding di partecipazioni controllata della famiglia.
La conferma su Facebook
"Ci è stato confermato - si legge sul social network - che quest'operazione, che ha richiesto mesi di lavoro alla famiglia Moretti e ai suoi consulenti, è volta ad ottenere l'intera proprietà per avviare quanto prima l’urgente risanamento per tutelare questa incredibile opera. Dalle prime informazioni emerge che il progetto di Ginevra Moretti e del padre, è stato elaborato con l’obiettivo del recupero e la sostenibilità di Sammezzano che prevede la valorizzazione ma anche la fruizione pubblica del parco e del piano monumentale dell'omonimo Castello".
L'interesse degli "Angeli del Bello"
"L'auspicabile acquisizione di Sammezzano - continua la nota - da parte della famiglia Moretti non sarà un'operazione di natura meramente speculativa, ma comporterà risvolti positivi a beneficio della collettività, in special modo di tutti coloro che ritengono che Sammezzano debba essere tutelato, valorizzato e reso accessibile a chiunque voglia visitarlo. La famiglia Moretti non è nuova ad attività volte alla tutela del patrimonio artistico-culturale fiorentino. È stato infatti Giorgio Moretti che nel 2010 ha promosso la nascita della nota Fondazione “Angeli del Bello”, di cui è tutt'ora Presidente, e che si occupa di attività di volontariato volto alla cura della bellezza e del decoro della Città di Firenze e cui sono nate iniziative degli Angeli in città toscane in molte altre città italiane, tra cui Verona, Napoli, Milano, Ascoli".
Dopo Carlo Magno la chiusura nel 1990
La leggenda racconta che nel 780 potrebbe essere passato da Sammezzano Carlo Magno di ritorno da Roma, dove aveva fatto battezzare il figlio dal Papa. La struttura, che si trova a 30 chilometri da Firenze, è chiusa dal 1990 ed è passata attraverso molti tentativi di rilancio, tutti andati in fumo. L'edificio principale è una costruzione con prevalenza di stile orientalista, effetto della ristrutturazione ottocentesca di una grande fattoria.