Piombino, sciopero dei traghetti Toremar. Ma non è una domenica mattina da incubo
Allerta nei porti per le tratte verso l'Elba cancellate. Molti viaggiatori erano comunque riusciti ad organizzarsi
Il timore di una domenica da incubo era notevole. Almeno la mattinata però è filata via senza particolari criticità. Evidentemente chi doveva raggiungere l'Isola d'Elba da Piombino era informato dello sciopero dei lavoratori della compagnia Toremar ed era in qualche modo riuscito ad organizzarsi.
Poche auto in coda o turisti sotto il sole
Niente code di auto o turisti esasperati alla banchina del porto, dunque. Sono due comunque le corse garantite dalla compagnia di navigazione: alle 7 del mattino e alle 21 di domenica 21 luglio. Il piazzale degli imbarchi ha una capienza di 600 auto ma si temeva che i numeri di turisti in arrivo essere di un’ordine di grandezza superiore.
L’amministrazione piombinese guidata da Francesco Ferrari, fresco di rielezione, ha così allestito un piano di emergenza che prevede l’intervento della protezione civile con la di tre postazioni, dotate anche di bagni chimici, per la distribuzione di bottiglie d’acqua.
In molti hanno preferito non convertire il biglietto a Moby
Ha comunque, almeno in parte, funzionato la ricerca di sistemazioni di fortuna per chi aveva la partenza programmata per oggi e si è trovato costretto a rimandarla a domani con appelli social a b&b e affittacamere. Circa 4.000 le persone interessate dal blocco.
Molti comunque hanno scelto comunque di non convertire il biglietto da Toremar a Moby per non incorrere nella differenza di prezzo: il consiglio che veniva dato a chi chiamava le biglietterie era di telefonare prima di partire o di recarsi sul molo per usufruire di eventuali rinunce dell’ultimo minuto. Evidentemente il messaggio è arrivato a destinazione.