Frati domenicani "sfrattati" ad Arezzo: oltre mille firmano la petizione per impedirlo
L'ordine domenicano vorrebbe trasferire i due anziani frati presso la casa di riposo di Fiesole ma tutti a Bibbiena si oppongono
L'ordine domenicano ha deciso, pochi mesi fa, di "sfrattare" Padre Giovanni Serrotti, 86 anni, e il fratello Giuseppe di 90, dal santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena, in provincia di Arezzo. "Di qua non ci muoviamo, devono venire a prenderci con i carabinieri", ha tuonato il primo, tutt'altro che intenzionato ad abbandonare la sua attuale dimora.
L'opposizione dei frati e dei fedeli
L'idea dell'ordine è quella di trasferirli nella casa di riposo domenicana di Fiesole ma entrambi si sono fortemente opposti. "Lì si va solo per morire e noi invece siamo ancora in grado di dare il nostro contributo". I fedeli si sono subito dimostrati dalla loro parte, scrivendo una petizione e raccogliendo poco dopo oltre il migliaio di firme. I due sono infatti molto amati nella zona e Padre Giovanni è molto conosciuto per aver diretto una delle prime tv cattoliche d'Italia, Tele San Domenico.
Entrambi ritengono di avere ancora le forze e le capacità per restare nel santuario mentre nel frattempo a raggiungerli vi è già stato un nuovo superiore di 70 anni e due frati pakistani molto giovani. La loro idea, e quella dei fedeli, comunque non cambia: tutti vogliono che i due frati restino a Santa Maria del Sasso come custodi del santuario. Per l'ordine religioso resta dunque da risolvere una situazione che, se risolta cacciando i frati con le maniere forti, certamente non farebbe certo bene come immagine alla Chiesa aretina tutta.
La petizione
Di seguito ecco uno stralcio della petizione firmata come detto già da oltre mille persone.
"Siamo sgomenti dalla decisione di un avvicendamento così repentino. Padre Giuseppe e Padre Giovanni hanno dedicato tutta la loro vita alla completa dedizione alla Madonna, che qui è apparsa, infondendo la loro fede e il loro spirito religioso in tutti i fedeli. Riteniamo giusto e naturale un avvicendamento nella conduzione del Santuario ma ciò non implica che i reverendi padri siano trasferiti. Tantomeno che essi siano messi a riposo in infermeria. Nonostante l'età avanzata e qualche problemino fisico, infatti, sono autosufficienti e hanno ancora quella freschezza e lucidità mentale che consente loro di mantenere l'attenzione verso la chiesa e i fedeli". Alcuni fedeli si sono spinti persino ad offrire la loro disponibilità "nel provvedere, al momento del bisogno, alla loro assistenza domiciliare".
Le storie dei due frati domenicani
Padre Giuseppe Serrotti, il fratello maggiore di 90 anni, non è noto al grande pubblico quanto invece il fratello Giovanni salito alla ribalta delle cronache quando assunse il ruolo di assistente spirituale dell'agente Luigi Spaccarotella, il poliziotto della Stradale di Arezzo che l'11 novembre 2007 fra le due aree di servizio di Badia al Pino, in A1, sparò il colpo di pistola fatale al tifoso laziale Gabriele Sandri.
Padre Giovanni inoltre è stato uno dei primi preti telegiornalisti, fondò Tele San Domenico nel 1978 dove svolse pressoché ogni ruolo. Un'indipendenza che poi gli costò l'addio alla parrocchia e alla Tv stessa.