Appalti illeciti: ai domiciliari Tommaso, il figlio di Denis Verdini (anche lui indagato)
avrebbero promesso vantaggi alle imprese
Tommaso Verdini, figlio dell'ex parlamentare Denis Verdini, è agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma su commesse Anas. La misura cautelare è scattata anche nei confronti di altre quattro persone mentre altre due sono state sospese per un anno dal servizio. Indagato inoltre anche il padre Denis Verdini, seppur senza alcun provvedimento nei suoi confronti.
Indagini partite a luglio
Le indagini ebbero inizio a luglio, con le prime perquisizioni in varie parti d'Italia atte a ricostruire il sistema di consulenze appalti pubblici banditi da Anas, società di Stato con in gestione le arterie stradali del Paese, i cui vertici sono comunque estranei alle indagini.
Tra i reati ipotizzati anche quelli di turbativa d'asta e traffico di influenze illecite. Sia Tommaso Verdini che il papà Denis avrebbero promesso vantaggi sul fronte degli appalti istituzionali alle imprese che si rivolgevano a loro. Inoltre sarebbero emersi "rapporti preferenziali e privilegiati con Massimo Bruno, Chief Corporate Affair Officer di Ferrovie dello Stato", scrivono i magistrati, così come a sbucare sarebbe la figura di Federico Freni sottosegretario al ministero dell’economia e finanze il quale avrebbe "incontrato i dirigenti Anas su richiesta di Tommaso e Denis Verdini".
Intercettazioni
Per la vicenda, oltre ai Verdini, sono indagati anche Paolo Veneri, Luca Cedrone, Antonio Samuele Veneziano, Stefano Chicchitani, Angelo Ciccotto, Domenico Petruzzelli e Fabio Pileri.
Quest'ultimo, fu intercettato nel 2022 mentre con Denis Verdini commentava gli appalti di Chicchiani. "È arrivata tanta roba che… sessanta milioni in tre anni so’ tanti lavori e te li fai tutti te».